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lunedì 16 giugno 2014

Oscar Wilde - 'Esperienza' è il nome che tutti danno ai propri errori.


Oscar Wilde
«Qual è la differenza tra la letteratura e il giornalismo?» «Oh! Il giornalismo è illeggibile e la letteratura non viene letta». 



A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto. 

A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l'altra è ottenerlo. Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia. 

A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. 

Adoro i partiti politici: sono gli unici luoghi rimasti dove la gente non parla di politica. 

Adoro i piaceri semplici. Sono l'ultimo rifugio per uno spirito complesso. 


Ah! La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne... solo adorate. 

Al giorno d'oggi siamo tutti così tirati che le uniche cose gradevoli da spendere sono i complimenti. 

Al miei tempi... non si incontrava mai nella buona società nessuno che lavorasse per vivere. Era considerata una cosa sconveniente. 

Alle anime superficiali occorrono degli anni per liberarsi di un'emozione. 

Amare se stessi è l'inizio di un idillio che dura una vita. 

Amo molto parlare di niente. E' l'unico argomento di cui so tutto. 

Avere avuto una buona educazione è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose. 



Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi. 

Bisogna essere seri almeno riguardo a qualcosa, se si vuole avere divertimenti nella vita. 

Bisogna sempre essere un po' improbabili. 

Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti. 

Bisognerebbe essere sempre innamorati. Questa è la ragione per cui non bisognerebbe mai sposarsi. 

Bisognerebbe leggere tutto. Più della metà della cultura moderna dipende da ciò che non si dovrebbe leggere. 


Finché la guerra sarà considerata una cosa malvagia, conserverà il suo fascino; quando sarà considerata volgare, cesserà di essere popolare. 


Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare di tutto.  



Fra uomo e donna non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia. 

Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata. 


Gli errori fatali della vita non sono dovuti all'irragionevolezza di un uomo: un momento irragionevole può essere il migliore. Sono dovuti alla parte razionale di un uomo. 

Gli esami non hanno alcun valore. Se uno è un gentiluomo, ne sa abbastanza; se non è un gentiluomo, qualsiasi cosa sappia è per lui un male. 

Gli ideali sono cose pericolose. E' meglio la realtà: ferisce, ma vale di più. 

Gli uomini bramano sempre essere il primo amore di una donna, e questo è un effetto della loro stupida vanità. Noi donne abbiamo un istinto più sottile. Ciò che ci piace essere... è l'ultima storia d'amore di un uomo. 

Gli uomini conoscono la vita troppo presto; le donne conoscono la vita troppo tardi: ecco la differenza tra gli uomini e le donne. 

Gli uomini invecchiano ma non migliorano. 

Gli uomini possono diventare ricchi, ma non diventano mai buoni.


Gli uomini si sposano perchè sono stanchi. Le donne perchè sono curiose. Entrambi rimangono delusi. 

Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna.

Questa è la loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l'ultimo amore di un uomo.


Ho spesso osservato che nelle case di persone sposate raramente lo champagne è di prima qualità. 

I bei modi, prima della morale! 

I buoni fanno un gran male al mondo. Certamente il maggior male che fanno è quello di dare tanta importanza al male. 

I buoni propositi sono tentativi inutili di interferire con le leggi scientifiche. La loro origine è vanità pura. Il loro risultato è assolutamente 'nullo'... Sono semplicemente assegni che gli uomini incassano da una banca in cui non hanno il conto. 

I due punti più deboli della nostra epoca sono la mancanza di principi e la mancanza di immagine. 

I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano. 

I giornalisti si scusano sempre con noi in privato per quello che hanno scritto contro di noi in pubblico. 

I giovani d'oggi sono spaventosi. Non hanno assolutamente nessun rispetto per i capelli tinti. 

I libri che gli uomini chiamano immorali sono semplicemente libri che mostrano al mondo la sua vergogna. 

I matrimoni senza amore sono orribili. Ma vi è qualcosa di peggiore di un matrimonio assolutamente senza amore. E' il matrimonio in cui vi sono amore, fedeltà, devozione, ma solo da una parte: uno dei due cuori si spezzerà sicuramente. 

I miei affari mi annoiano a morte. Preferisco quelli degli altri. 

I paradossi sono sempre pericolosi. 

I peccati della carne non sono nulla. Sono malattie che i medici curano, se proprio devono essere curate. Solo i peccati dell'anima sono vergognosi. 

I più vivono per l'amore e l'ammirazione, ma è grazie all'amore e all'ammirazione che noi dovremmo vivere. Se l'amore ci viene dimostrato, dovremmo riconoscere che non ne siamo degni. 

I piaceri semplici sono l'ultimo rifugio della gente complicata. 



Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde  (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900) dopo i primi studi a Dublino frequentò l'università di Oxford, dove subì l'influsso delle idee di Walter Pater e John Ruskn.E' stato un autore dalla scrittura "apparentemente" semplice e spontanea ma in realtà molto ricercata del bon mot. Il suo stile sferzante ed impertinente ha sempre avuto lo scopo di risvegliare l'attenzione dei suoi lettori invitandoli alla riflessione.Autore di tantissimi libri, fra i quali ricordiamo "il principe felice e altre storie" e "il ritratto di Dorian Gray", nel 1895 fu processato e condannato a 2 anni di prigione per aver violato la legge penale che regolava la morale in materia sessuale (sodomia). Uscito psicologicamente provato da questa detenzione (lavori forzati) trascorse gli ultimi anni della sua triste vita a Parigi sotto falso nome dove morì nel 1900 in totale solitudine.

La reincarnazione in piante o animali



"Reincarnarsi in piante o animali è il grande problema rimasto da sempre insoluto.

Presso gli antichi egizi, alcuni ci credevano, altri no. Hermès-Thot, il resunto autore del famoso Libro dei Morti o dei libri religiosi chiamati "ermetici" lo riteneva impossibile.

Al contrario, i greci - ad esempio Pitagora - credevano nella reincarnazione animale o vegetale.

E ciò accadeva come punizione per una vita spesa nel materialismo e nei soli desideri fisici, in cui l'anima si era lasciata trasportare dalla violenza e dagli eccessi sessuali...
In altre parole, quando l'uomo si dimostra bestiale e disumano durante la vita, sceglie poi di reincarnarsi in un corpo animale.

Se parliamo di reincarnazione alla gente, moltissimi esclamano "io reincarnami come rana?!" e ci fanno una bella resata sopra. L'idea appare assurda e, ai loro occhi, scredita tutta la "teoria" della reincarnazione. Ho scritto la parola teoria fra virgolette perchè si tratta di tutt'altra cosa che una pura e semplice sovrastruttra intellettuale: ne abbiamo la testimonianza di migliaia di persone - uomini e donne - del passato e del presente.

Allan Kardec, che è stato uno dei precursori in Francia dello studio della reincarnazione, ritiene che gli spiriti "non regrediscano più" verso forme animali: l'avevano forse fatto in un certo periodo?
In India e in numerose comunità - considerate primitive - si ammette tuttora la possibilità di reincarnarsi in un corpo animale oppure allo stato vegetale. 

Per i Buddisti questo regresso è la punizione delle colpe di una vita precedente.

Perciò un ladro di grano diventa un topo nell'incarnazione successiva, il ladro di un veicolo si incarna in ...cammello, ecc.!
Non conosciamo per certo l'origine dell'anima umana: alcune tradizioni vogliono che essa abbia fatto un lunghissimo percorso attraverso vari stadi - minerale, vegetale, animale - per arrivare alla fine di quello umano e di qui, un giorno, allo stato angelico (la tradizione cristiana secondo la quale gli uomini sarebbero stati creati per prendere il posto degli angeli scacciati) .
Non è affatto improbabile che agli inizi si siano verificata delle deviazioni, dei brancolamenti, nella creazione dell'uomo.

E alcune anime umane si sarebbero incarnate in corpi animali per produrre degli ibridi malvagi e infelici.

Ci si potrebbe chiedere perchè i Greci e gli Egizi abbiano rappresentato tanti esseri mezzo uomini e mezzo animali: sfingi, centauri, tritoni ecc. Si tratta di reminiscenze o sono veramente esistiti?

Nei Vangeli ritroviamo uno strano episodio: Gesù libera degli ossessionati ed i demoni scacciati dai loro corpi lo supplicano di lasciarli entrare nei corpi di un branco di porci che stava passando in quel momento...

Chi sono questi "demoni"? Non lo sappiamo. Isola Pisani, in un suo libro "la vie avant la vie" (la vita prima della vita) cita il caso di un suo amico che, nel corso di una regressione sotto ipnosi, ha rivissuto tutta una serie di vite precedenti di cui una è stata come...leone in Africa!
E il protagonista di questo racconto, Thomas Orville, sa di aver scelto questa incarnazione animale di sua propria volontà, per fare un'esperienza!
Anche Apollonio di Tiana - ultimo dei grandi filosofi "pagani§" per meglio dire non ufficialmente cristiani, la cui vita esemplare gli è valsa la venerazione come santo per parecchi secoli - racconta un episodio del genere. 

Mistico, sapiente, medico, astrologo, questo personaggio, che era anche un grande amministratore di Platone e di Pitagora, aveva viaggiato fino alla lontana India dove aveva approfondito presso i Bramini, la conoscenza sulla trasmigrazione delle anime.

Un giorno, trovandosi ad Alessandria d'Egitto, vide arrivare al tempio un mendicante che portava alla catena un leone addomesticato. Non appena l'animale vide Apollonio, andò ad accucciarsi ai suoi piedi facendo le fusa. I presenti, stupiti, interrogarono Apollonio. E allora il filosofo disse "questo leone mi chiede di dirvi il nome dell'anima umana che è passata entro di lui; si tratta di Amasis, re egizio del nomo di Sais".

A queste parole il leone cominciò a guaire e, addirittura a versare lacrime davanti agli astanti...
Allora Apollonio l'accarezzò e disse "io sono dell'avviso che questo leone debba essere mandato a Leontopoli (la città del leone), e lì essere custodito nel tempio.
Perchè non è dignitoso che un re, l'anima del quale è trasmigrata nel corso di questo animale regale, vaghi in questo modo come un mendicante"

E così fu fatto e nessuno protestò: nè il mendicante che in quel modo veniva a perdere la sua fonte di guadagno, nè gli astanti a cui veniva sottratto il divertimento dell spettacolo, nè i sacerdoti stessi del tempio!
Questa è un'altra testimonianza dell'adesione generale della gente dell'antichità classica alla trasmigrazione anche in corpi animali.


Se ho parlato di questa questione è solo perchè essa rimane tuttora misteriosa e viene sovente citata quando si parla di reincarnazione.

Tuttavia essa non viene presa in considerazione nel caso dell'astrologia reincarnativa, almeno per il momento, data la nostra poca conoscenza del campo."

[Dorothèe Koechlin De Bizemont]



Per approfondire puoi leggere: Astrologia Karmica 

L'ospite silenzioso di Nicole Dark





...tutti hanno qualcosa da nascondere ...

ma
...un ospite silenzioso  sembra conoscere e custodire molti segreti...




Descrizione

Nella contea di Callington, negli anni Settanta, si intrecciano numerose vicende intorno a quelle della famiglia Green, della donna d'affari Sarah Morris e di Dick Turner, sceriffo caparbio e irreprensibile del luogo. Le vite dei protagonisti scorrono in maniera turbolenta, nulla è come sembra e tutti paiono avere qualcosa da nascondere o essere vittime di traumi sepolti nel passato che turbano le loro personalità. A tirare le fila, un ospite silenzioso che sembra conoscere e custodire molti segreti...



Prologo

Il pickup viaggiava a velocità sostenuta accompagnato dal rumore forte e prolungato del clacson.
Spesso gli capitava di slittare deviando a causa dell'abbondante neve che occupava tutta la strada, soprattutto quando frenava di colpo per le numerose curve a gomito che incontrava.
Anche se vecchio e malridotto, il veicolo riusciva sempre a rimettersi in carreggiata. La sua andatura instabile lo rese sgraziatamente oscillante nell'imboccare la ripida e improvvisa saluta dopo la curva.
Ora la velocità era leggermente diminuita fino a che non si trovò in un piazzale molto innevato.
Quando la porta della casa si aprì, il camioncino si ferma e con esso lo stridore prolungato del segnalatore acustico.






recensioni

L'ospite silenzioso un thriller da divorare

Ho letto con estremo piacere questo thriller di Nicole Dark, l'ho letteralmente divorato!
Dalla prima pagina fino all'ultima (che arriva troppo presto)le vicende si svolgono con una ricchezza di suspense in crescendo che ti coinvolgono talmente tanto da farti dimenticare che sei fuori dal libro!
Una storia avvincente, attuale, ma anche fantastica che ti trascina letteralmente dentro alle avventure raccontate...e cosa si potrebbe chiedere di più da una buona se non ottima lettura?
Un libro che consiglio vivamente a tutti coloro che amano il genere thriller, ma anche a tutti coloro che non si sono mai immersi in questo genere...è fantastico!
I miei complimenti a Nicole Dark per questo stile particolare nello scrivere, stimolante e avvincente!


Avvincente e coinvolgente!!! Lo consiglio moltissimo.

In questo romanzo l’autrice fonde, con maestria gli elementi del thriller moderno con il romanzo d’introspezione, richiamando alla memoria la letteratura della fine dell’Ottocento; le analogie ci riportano alla memoria i noti capolavori letterari del maestro Dostoevskij per la complessità dei contenuti e la minuzia esplorativa delle sfaccettature dei personaggi. 
Lo stile, diretto e immediato, ricorda le sceneggiature cinematografiche, in quanto il lettore “vede” i personaggi fino a raggiungere la profondità dei loro sentimenti. Le tinte forti usate dall’autrice dipingono nella mente del lettore le loro emozioni e lo catturano nel vortice dei colori per renderlo parte integrante dell’ampio disegno narrativo. La suspense è incalzante e avvincente. 
Le vicende narrate ci offrono un viaggio attraverso la sofferenza dell’infanzia fino a raggiungere l’“altro da sé” che cercherà di destabilizzare le menti meno protette. 
Ho trovato la lettura dell’OSPITE SILENZIOSO sorprendente ed intrigante dalla prima all’ultima pagina.


Bellissimo! Mi affido a una metafora per presentarvi l’autrice di questo romanzo, consapevole che dia un’immagine poetica fedele al significato del libro. Nicole Dark è un’abile tessitrice. 
Su un ordito classico caratterizzato dalla divisione in tre parti, l’autrice intreccia fili di “trama” dalla valenza contemporanea: il tessuto narrativo apparentemente caotico delle prime battute è così sapientemente composto e sistemato nello sviluppo della storia, risultando alla fine chiaro e ordinato. Lo stile narrativo è avvincente, crea incertezza e stimola la curiosità con un ritmo apparentemente frazionato, creando uno stimolo emozionale per divorare le pagine. 
Da questa premessa, ci tengo a sottolineare che il lavoro di Nicole Dark ha tutti gli elementi del thriller: ha la suspense che provoca brividi e angosce, così come stimola fin dalle prime pagine il processo di adesione del lettore, inducendogli quesiti incalzanti e spingendolo verso soluzioni logico-deduttive a carattere lineare. I colpi di scena improvvisi destabilizzano il lettore e convergono la sua attenzione sempre su obiettivi nuovi e impensati, spingendolo a cercare una soluzione più nell’improbabile che nel razionale. Con abilità, nel rapido sviluppo della trama, la “Nicole - tessitrice” offre con dovizia ogni minima sfumatura psicologica dei personaggi, tra cui risalta la tormentata storia d’amore tra Alfred ed Evelyn e le vicissitudini degli altri personaggi sperimentano percorsi inconsueti, inusuali, a volte difficili, che esprimono sofferenza e lacerazione interna, e dilaniano la psiche fino a confonderle l’identità. 
Anche l’aspetto fisico dei personaggi è a supporto della caratterizzazione psicologica, affinché il lettore non possa mai confondere un personaggio con l’altro. 
I temi della narrazione sono delicatamente in bilico tra la tradizionale ricerca di un ordine familiare e un rivoluzionario modo di attuarlo. È interessante notare come le protagoniste femminili abbiano un diverso concetto di nucleo familiare, che le porta a dimostrazioni affettive a volte esacerbate e illogiche, quasi a dimostrazione d’un predominio istintuale sulla componente razionale. 
Una forte valenza hanno i temi della memoria e del tempo che, intrecciandosi nel telaio, contribuiscono a costruire e strutturare l’identità d’una psiche altalenante: quella dell’irreprensibile sceriffo Dick Turner. 
Leggendo, si instaura con il lettore un processo di memoria involontaria che, riportando alla mente esperienze già vissute (o mai volute vivere), acuisce il procedimento di adesione del lettore, poiché le profondità psichiche dei personaggi altri non sono che spaccati dell’animo umano in genere e, come tali, ci appartengono. Concludendo, l’autrice ci offre il “suo” romanzo il quale, attraverso un’attenta lettura e introspezione, diviene nostro. 
Nell’augurarvi una buona lettura, vorrei lasciarvi in dono una frase che vi tornerà utile quando tutto sembrerà aver raggiunto l’ordine sperato e anche voi, pensando all’OSPITE SILENZIOSO concorderete con il maestro L. Pirandello che, prima che la tela scenda sul “Così è (se vi pare) ”, fa dire al protagonista:

“Io sono colui che mi si crede”.






Esordio col botto!!! L'ospite silenzioso è un romanzo veramente avvincente. Si legge dalla prima all'ultima pagina sentendosi sempre più coinvolti. Fino alla fine la curiosità cresce, niente si può dare per scontato e il finale supera le aspettative che man mano, durante la lettura si sono sviluppate. Un esordio davvero alla grande, spero di leggere ancora romanzi di Nicole Dark a cui vanno i miei più sinceri complimenti





Avvincente e coinvolgente!!! Lo consiglio moltissimo. In questo romanzo l’autrice fonde, con maestria gli elementi del thriller moderno con il romanzo d’introspezione, richiamando alla memoria la letteratura della fine dell’Ottocento; le analogie ci riportano alla memoria i noti capolavori letterari del maestro Dostoevskij per la complessità dei contenuti e la minuzia esplorativa delle sfaccettature dei personaggi. Lo stile, diretto e immediato, ricorda le sceneggiature cinematografiche, in quanto il lettore “vede” i personaggi fino a raggiungere la profondità dei loro sentimenti. Le tinte forti usate dall’autrice dipingono nella mente del lettore le loro emozioni e lo catturano nel vortice dei colori per renderlo parte integrante dell’ampio disegno narrativo. La suspense è incalzante e avvincente. Le vicende narrate ci offrono un viaggio attraverso la sofferenza dell’infanzia fino a raggiungere l’“altro da sé” che cercherà di destabilizzare le menti meno protette. Ho trovato la lettura dell’OSPITE SILENZIOSO sorprendente ed intrigante dalla prima all’ultima pagina.



L'ospite silenzioso è un romanzo veramente avvincente. Si legge dalla prima all'ultima pagina sentendosi sempre più coinvolti. Fino alla fine la curiosità cresce, niente si può dare per scontato e il finale supera le aspettative che man mano, durante la lettura si sono sviluppate. Un esordio davvero alla grande, spero di leggere ancora romanzi di Nicole Darck a cui vanno i miei più sinceri complimenti.


Nicole Dark 




domenica 15 giugno 2014

Nicole Dark - Il terrorista Cesare Battisti si prende ancora una volta gioco dell’Italia!

Condannato per terrorismo per quattro omicidi commessi negli anni di piombo come esponente dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti ha trovato asilo politico in Brasile e la bella (si fa per dire) Carlà lo aiutò a fuggire dalla Francia dove all’inizio si era rifugiato! 

E ora, nonostante che i parenti delle vittime e l’uomo ridotto sulla sedia a rotelle a causa sua, chiedono giustizia, lui ha addirittura risposto a un’intervista dicendo: 

« Ai mondiali di calcio tiferò Brasile, e non per il mio ex Paese» 

E è doveroso dire che durante la sua latitanza in Brasile, Cesare Battisti non viveva «clandestinamente» ma alla luce del sole! 

E pensate un po’: oggi oltre alla bella vita, fa anche lo scrittore e a quanto pare guadagna molto bene, perché i suoi libri vanno a ruba! 

I Brasiliani pur di offendere la nostra patria, lo hanno sempre trattato come un eroe lasciandolo vivere  nel lusso e nel divertimento, da ormai molti anni!

 E concludo affermando che più si è canaglia e più la vita ti sorride soprattutto a chi non possiede un minimo senso di colpa.

domenica 8 giugno 2014

Debiti Karmici

""Per "malattia karmica" s'intende una malattia ereditata dalle vite precedenti: questo è un concetto molto interessante per l'Astrologia Medica e per la stessa medicina, che apre nuove prospettive sulla relazione mente/corpo. 

Gina Germinara, nella sua opera De Nombreuses Demeures, ci parla di un uomo che andò a consultare Edgar Cayce perchè era nato cieco. 

Cayce analizzò 4 vite precedenti del suo consultate; una di queste si era svolta nella Persia antica, circa 10 secoli a. C:
In quella incarnazione egli apparteneva ad una tribù primitiva che aveva l'usanza di accecare i prigionieri con dei ferri roventi.

Secondo Cayce quest'uomo provava un piacere sadico nel fare il suo mestiere di boia che egli si sarebbe potuto rifiutare di fare, se avesse voluto.

Nella sua vita attuale, negli Stati Uniti egli deve affrontare le conseguenze della sua crudeltà del passato, subendo ora la stessa sorte che egli aveva inflitto agli altri, affinchè possa capire la sofferenza che ha provocato e imparare il rispetto per il suo prossimo.

Cayce gli diede una serie di prescrizioni (medicinali, regime alimentare, vertebroterapia ecc.) che aiutarono molto a migliorare la sua vista; precisò inoltre che la pazienza, la preghiera, la bontà verso il prossimo avrebbero contribuito a raccorciare il suo periodo di prove.

Questa storia ci spiega come esista anche un debito karmco verso gli altri oltre che verso se stessi (a quanto sembra le due cose vanno di pari passo).
Per quanto ne sappiamo, pare che le entità scelgano di reincarnarsi allo stesso tempo di altre a cui hanno fatto dei torti in una vita precedente: è come se gli fosse offerta un'opportunità di tirare su le maglie di un vecchio tessuto smagliato....

Le entità sono gli spiriti che ad ogni nuova nascita assumono un corpo fisico diventando così uomini e donne...
Ciascuno di noi  è un'entità, uno spirito, un essere immortale.""

[Dorothèe Koechlin De Bizemont]


Per approfondire puoi leggere: Astrologia Karmica