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lunedì 13 luglio 2015

Plabo Neruda - L'incostante


Pablo Neruda

L'incostante





Gli occhi mi corsero 
dietro una bruna che passava. 

Era di madreperla nera, 
era d'uva scura, 
e mi sferzò il sangue 
con la sua coda di fuoco. 

Dietro tutte 
vado. 

Passò una chiara bionda 
come una pianta d'oro 
dondolando i suoi doni. 
E la mia bocca andò come in un'onda 
scaricando sul suo seno 
lampi di sangue. 

Dietro tutte vado. 

Ma a te, senza muovermi, 
senza vederti, te distante, 
vanno il mio sangue e i miei baci, 
bruna e bionda mia, 
alta e piccola mia, 
ampia e sottile mia, 
mia brutta, mia bellezza, 
fatta di tutto l'oro 
e di tutto l'argento, 
fatta di tutto il frumento 
e di tutta la terra, 
fatta di tutta l'acqua 
delle onde marine, 
fatta per le mie braccia, 
fatta per i miei baci, 
fatta per l'anima mia.


Nato in Cile nel 1904 è una delle voci più significative del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza, la sua prima raccolta è del 1923 "Crepuscolo". Dopo aver trascorso un periodo in Spagna durante la guerra civile ritorna in Cile, si iscrive al partito comunista e viene eletto senatore. Costretto all'esilio, dal quale scrive un numero notevole di opere, nel 1952 ritorna in Cile, sostiene l'elezione di Allende e ottiene l'incarico di ambasciatore del Cile in Francia. Nel 1971 riceve il premio Nobel per la letteratura...muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.


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