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lunedì 21 dicembre 2015

Kahlil Gibran - Il lavoro


Kahlil Gibran  

Il lavoro




Il lavoro è 
poter andare di pari passo
con la terra e la sua anima.
Poiché oziare significa
diventare estranei alle stagioni,
e uscire dalla processione della vita,
che in fiera sottomissione avanza
maestosamente verso l'infinito.
Quando voi lavorate siete un flauto
che nel suo cuore volge in musica
il mormorio delle ore.
Chi di voi vorrebbe essere
una canna muta e silenziosa
quando tutte le altre
cantano insieme all'unisono?
Eppure molti considerano il lavoro
una maledizione e la fatica una sventura.
Lavorare vuol dire realizzare
una parte del sogno più remoto della terra,
a voi assegnata quando quel sogno nacque.
Ed è nel mantenersi con fatica
che in verità si ama la vita.
E amare la vita attraverso la fatica
significa essere molto vicini
al suo segreto più profondo.
Ma se voi nella vostra pena
considerate la nascita una calamità
e il sostentamento del corpo
una maledizione scritta sulla vostra fronte,
allora io vi dico che solo il sudore
della vostra fronte cancellerà ciò che è scritto.
La vita non è oscurità,
e ogni slancio è cieco se non c'è conoscenza,
e ogni conoscenza è vana se non c'è attività,
e ogni attività è vuota se non c'è amore,
e quando voi lavorate con amore
instaurate un legame con voi stessi,
con gli altri, e con Dio.








Nasce a Bsharri, in Libano, il 6 dicembre 1883, le sue opere si diffusero ben presto oltre il suo paese d'origine diventando un mito fra i giovani che consideravano i suoi scritti come breviari mistici. Il suo intento, riuscito, è stato quello di unire la civiltà occidentale a quella orientale. Muore a New York il 10 aprile 1931.

lunedì 14 dicembre 2015

Hermann Hesse - tutti i libri del mondo


Hermann Hesse

Tutti i libri del mondo





Tutti i libri del mondo
non ti danno la felicità,
però in segreto
ti rinviano a te stesso.

Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno,
sole stelle luna.
Perché la luce che cercavi
vive dentro di te.

La saggezza che hai cercato
a lungo in biblioteca
ora brilla in ogni foglio,
perché adesso è tua.




Nasce a Calw, in Germania nel 1877, dopo aver abbandonato gli studi in seminario prosegue la sua formazione da autodidatta, fu uno spirito ribelle e polemico contro ogni valore istituzionalizzato. Le sue opere, incentrare su personaggi alla ricerca di se stessi hanno affascinato intere generazioni. Nel 1946 viene insignito del premio Nobel per la Letteratura. I primi romanzi: Peter Camenzind e Sotto la Ruota. 

Influenzato anche dalle teorie di Jung va alla ricerca di nuovi valori in alternativa a quelli tradizionali. Le sue opere più celebri sono: Demina, Siddharta, Lupo della steppa, Narciso e Boccadoro, Il gioco delle perle di vetro. Muore a Lugano nel 1962, il giorno prima della sua morte scrive la poesia "scricchiolio di un ramo spezzato"