Home

martedì 21 marzo 2023

Solamente una foglia - Nora Calvi




SOLAMENTE UNA FOGLIA 





Ascolto una voce…

È una foglia in volo…

Titubante, in cerca

di stagioni smarrite,

abbagliata da foreste fantasma

di verde spogliate,

da isole un tempo felici

invase da lacrime di ghiaccio…

da aridità senza confini,

in perenne attesa di ristoro.

Sempre in volo, tenace

nei fremiti del vento,

trepidante, in attesa

della voce del mare,

offuscata dal silenzio

abissale di chi sognava

una riva sicura…

tremula di sconforto,

nei fondali privi

di colori di vita.

Ascolto più voci…

È un vortice di foglie

solidali al richiamo,

in volo oltre ogni frontiera,

verso la meta comune,

forte e condivisa:

il sorriso del Pianeta.

Solamente una foglia…



Nora Calvi


!° Premio

Concorso Internazionale “Enrico Bonino” 2022

Albissola Marina



NORA CALVI,  vive e opera a Broni (PV). Laureata alla Università  Cattolica di Milano ha insegnato  Lettere nella scuola. Ha vinto diversi premi letterari. Nel 2006: Concorso San Colombano di Santa Giuletta (PV), 1° Premio; nel 2007 : Premio Città di Broni (3° Premio Sez.Vino); nel 2009: “ Parole e poesia” di Formigine (MO); nel 2010: Premio “Albano-Greggio-Oldenico” (VC); nel 2011 : Città di Voghera , Premio Sirmione-Lugana (2° classificato); nel 2012: Cinque terre-Golfo dei Poeti –Siro Guerrieri, Premio Città di San Gillio; nel 2013 Premio Città di San Gillio, Val di Magra-Roberto Micheloni di Aulla (MS); nel 2014 : Città di Fucecchio (FI) 2° Premio, Salotto Letterario “ Il numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino, Cinque Terre-Golfo dei Poeti Sirio Guerrieri; nel 2015: Premio per la poesia religiosa al Concorso “Val di Vara A.Marziale”,  Premio Albero Andronico di Roma: Ha avuto due importanti successi all’ HISTONIUM 2014, dove è risultata vincitrice nella sezione F con una poesia sul tema degli animali, e all’ HISTONIUM 2015, dove ha vinto la sezione della poesia a tema libero. Ha partecipato ad altre quattro edizioni dell’ HISTONIUM, ricevendo, sempre per la poesia inedita a tema libero, Il Premio Speciale del Presidente (2010), il Premio Speciale Unico  per la Lombardia (2011), Il Premio Speciale della Giuria (2012 e “2013). Nel 2013 ha pubblicato la Silloge “Segnali di Primavera” ( Edizione Cannarsa di Vasto). E’ presente in varie raccolte antologiche italiane. Sul sito dellAvis di Broni è pubblicata la poesia “Ai Donatori. Nel 2015; Città di Fucecchio (2° premio), Premio Internazionale Città di Matera (4° Premio ex aequo), finalista Premio Sirmione-Lugana, VIENE NOMINATA  “POETA ACCADEMICO DEL PREMIO HISTONIUM DI VASTO”. Nel “2016 ; Premio “il Numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino Menzione d’onore; Premio  Città di Pianezza Menzione di merito.
IL 16/04/2016 la Città di Broni Le conferisce la BENEMERENZA CIVICA “ IL SAN CONTARDINO D’ORO”  per meriti letterari in occasione dell’800 anniversario della nascita del Santo Patrono San Contardo d’Este (della famiglia Estense di Ferrara) e compatrono di Modena.




20 MARZO - EQUINOZIO DI PRIMAVERA - il sole entra nel segno dell'Ariete

 L' equinozio di marzo, detto anche punto vernale, coincide con l'inizio della primavera ma a causa della precessione degli equinozi (il moto dell'asse di rotazione terrestre su se stesso) viene anticipato di un giorno, ossia non cade più il 21 di marzo ma il 20 marzo!


L'equinozio di primavera, detto anche punto vernale, punto dell'Ariete o punto gamma, determina la fine dell'inverno e l'inzio della primavera: la durata del giorno sarà maggiore di quella della notte.



In passato la data era fissata per il 21 marzo (Concilio di Nicea del 325 d.C.) ma negli ultimi anni l'inizio della bella stagione avviene con un certo anticipo, ossia il 20 marzo.




Il sole entra nel segno dell'Ariete e darà avvio al nuovo anno solare astrologico, ma il significato dell'equinozio non ha solo un significato astronomico, infatti ci sono molti miti e leggende legati alla festa di primavera.




L'equinozio di primavera è legato ai miti d'amore, morte e rinascita che catturano spesso la fantasia e il cuore degli uomini dettata da una sottile magia.

La più antica festa di primavera sembra essere quella di Shan El Nessim (fiutare il vento), le cui tracce risalgono a circa 4700 anni fa, che segnava l'inizio della primavera in Egitto e che era legata all'agricoltura i cui riti di fertilità furono poi assorbiti dal Cristianesimo nei riti pasquali.

Gli antichi egizi offrivano pesce salato, lattuga e cipolle alle loro divinità; le uova colorate, che erano simbolo di rinascita, venivano appese nei templi, queste simboleggiavano la mitica Fenice, uccello di fuoco, che prima di morire preparava il nido a forma di uovo e poi si adagiava al centro lasciandosi incenerire dai raggi del sole e da quelle ceneri nasceva l'uovo dal quale la Fenice riprendeva vita.


Celti festeggiavano Alba Eiler, conosciuto anche come Ostara (il 21 marzo), il suo nome significa Luce della Terra: 

uno dei due momenti dell'anno in cui la notte e il giorno sono uguali (l'altro è Alba Elved, il primo giorno di autunno), questo equilibrio tra luce e buio, assai raro in natura, era considerato un potente momento per i rituali magici dei Druidi.
In questo periodo si seminavano i campi e quindi i rituali per questa festa erano di carattere propiziatorio.

Si seminava una nocciola nella terra davanti alla propria casa e se la nocciola germogliava entro Lughnasad (ossia il 1 agosto, che segnava l'inizio della stagione dei raccolti) si considerava di ottimo auspicio per la nascita di figli sani e numerosi.


Festa di speranza e di rinnovamento è  il festival di Naw Ruz, ancora osservata in molti paesi come Iran e la Persia, tale festival affonda le sue radici nello Zoroastrismo e i suoi riti rievocano la storia della creazione.


In Grecia si celebravano i Piccoli Misteri Eleusini, ossia l'arrivo ad Eleusi della dea Demetra alla disperata ricerca della figlia Persefone rapita da Ade (re degli inferi), in un ciclo di tre fasi, la discesa (perdita) la ricerca e l'ascesa dove il tema principale era il ricongiungimento di Persefone con la madre.






domenica 2 ottobre 2022

2 Ottobre: Festa dei NONNI !

 


                                               

Oggi Festa dei Nonni!





Una data speciale, perchè questa Festa, che è stata istituita nel 2005, riconosce il ruolo fondamentale dei NONNI, figure indispensabili che accompagnano sin da piccoli la nostra crescita.










Roma, 2 ottobre 2011 - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto alle nonne e ai nonni d’Italia, nella giornata di festa a loro dedicata, un messaggio: “Celebriamo oggi la festa dei nonni, divenuta ormai un appuntamento fortemente sentito e ricco di iniziative per ricordare, nel segno dell’affetto e della riconoscenza, il loro insostituibile ruolo nella vita familiare.
I nonni, con il loro patrimonio di umanita’, saggezza ed esperienza, offrono quotidianamente generoso e prezioso sostegno alla crescita ed allo sviluppo dei piu’ piccoli, che seguono sin dalla nascita nel percorso educativo e formativo ed ai quali trasmettono conoscenze, tradizioni e valori della loro generazione.
Al peso e al ruolo assunti dagli anziani non puo’ non rispondere l’impegno nell’attuale contesto sociale da parte delle istituzioni e della collettivita’ a difendere e salvaguardare quei diritti che rappresentano una conquista fondamentale per la vita e la dignita’ della persona in quella fascia di eta’. Con questo auspicio e con sentimenti di vicinanza e di ideale condivisione dello spirito che anima questa giornata, rivolgo alle nonne e ai nonni d’Italia un caloroso saluto augurale”.




Grazie Nonni, grazie di ESISTERE!

sabato 11 settembre 2021

11 Settembre 2001 - 2021 - Sono passati 20 anni da quella strage ma non abbiamo imparato la lezione! Oriana Fallaci INSEGNA!

 



20 anni sono passati da quel terribile 11 settembre 2001!
E non abbiamo imparato la lezione!




I terroristi, di matrice fondamentalista islamica, dirottarono 4 voli civili, due di questi si schiantarono sulle World Trade Center di New York: chi aveva la TV accesa e stava apprendendo la notizia del primo aereo schiantato su una delle due torri, vide in diretta lo schianto del secondo e fu vero panico!

Il panico, la paura e tanta insicurezza hanno avuto inizio in questo nostro "strano" occidente che ha sempre sottovalutato certi fenomeni (o ha voluto ignorare....) 


Interessi più o meno occulti son sempre stati causa di scontri di ogni tipo ma in questo caso,  e soprattutto in questo inizio di azioni terroristiche in terra d'occidente, ha rivelato le collusioni con certi apparati del mondo arabo....interessi da un lato ritorno al medioevo dall'altro!

Oggi combattiamo contro un nemico che molti considerano amico, combattiamo contro chi ci vorrebbe far tornare indietro di anni se non di secoli: tutto sembra avere inizio quel giorno, quel 11 settembre del 2001, anche se in realtà, come Oriana Fallaci "insegna" è iniziato molto tempo prima ma si è palesato con l'attacco alle World Trade Center di New York!

Il terrore di allora arrivava da cielo...ora arriva per terra e per mare!

Quel giorno è iniziata una fase di cui non riusciamo a vederne la fine grazie a tutti quei governanti ciechi, o finti ciechi ma interessati ai propri interessi, che continuano a non prendere delle decisioni che facciano terminare tutto ciò!

Hanno innescato una miccia ed ora non riescono più a disinnescarla...ecco il vero problema! Gli interessi di alcuni stati sono stati messi davanti alle vere necessità di questo nostro povero occidente, che ha visto nel corso dei secoli guerre civili e non per raggiungere un certo grado di civiltà e soprattutto di libertà!


Oriana Fallaci esprime molto bene, nel suo libro La rabbia e l'orgoglio, gli eventi ed i sentimenti che molti di noi ancora provano ricordando quella strage:

"Mi chiedi di parlare, stavolta. Mi chiedi di rompere almeno stavolta il silenzio che ho scelto, che da anni mi impongo per non mischiarmi alle cicale. E lo faccio. Perché ho saputo che anche in Italia alcuni gioiscono come l' altra sera alla Tv gioivano i palestinesi di Gaza. «Vittoria! Vittoria!». Uomini, donne, bambini. Ammesso che chi fa una cosa simile possa essere definito uomo, donna, bambino. Ho saputo che alcune cicale di lusso, politici o cosiddetti politici, intellettuali o cosiddetti intellettuali, nonché altri individui che non meritano la qualifica di cittadini, si comportano sostanzialmente nello stesso modo. Dicono: «Bene. Agli americani gli sta bene». E sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata d' una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza. Che mi ordina di rispondergli e anzitutto di sputargli addosso. Io gli sputo addosso. Arrabbiata come me, la poetessa afro-americana Maya Angelou ieri ha ruggito: «Be angry. It' s good to be angry, it' s healthy. Siate arrabbiati.
Fa bene essere arrabbiati. È sano». E se a me fa bene io non lo so. Però so che non farà bene a loro, intendo dire a chi ammira gli Usama Bin Laden, a chi gli esprime comprensione o simpatia o solidarietà. Hai acceso un detonatore che da troppo tempo ha voglia di scoppiare, con la tua richiesta. Vedrai. Mi chiedi anche di raccontare come l' ho vissuta io, quest' Apocalisse. Di fornire insomma la mia testimonianza. Incomincerò dunque da quella."


La sua testimonianza di quella terribile mattina:

"Ero a casa, la mia casa è nel centro di Manhattan, e alle nove in punto ho avuto la sensazione d' un pericolo che forse non mi avrebbe toccato ma che certo mi riguardava. La sensazione che si prova alla guerra, anzi in combattimento, quando con ogni poro della tua pelle senti la pallottola o il razzo che arriva, e rizzi gli orecchi e gridi a chi ti sta accanto: «Down! Get down! Giù! Buttati giù». L' ho respinta. Non ero mica in Vietnam, non ero mica in una delle tante e fottutissime guerre che sin dalla Seconda Guerra Mondiale hanno seviziato la mia vita! Ero a New York, perbacco, in un meraviglioso mattino di settembre, anno 2001. Ma la sensazione ha continuato a possedermi, inspiegabile, e allora ho fatto ciò che al mattino non faccio mai. Ho acceso la Tv. Bè, l' audio non funzionava. Lo schermo, sì. E su ogni canale, qui di canali ve ne sono quasi cento, vedevi una torre del World Trade Center che bruciava come un gigantesco fiammifero. Un corto circuito? Un piccolo aereo sbadato? Oppure un atto di terrorismo mirato? Quasi paralizzata son rimasta a fissarla e mentre la fissavo, mentre mi ponevo quelle tre domande, sullo schermo è apparso un aereo. Bianco, grosso. Un aereo di linea. Volava bassissimo. Volando bassissimo si dirigeva verso la seconda torre come un bombardiere che punta sull' obiettivo, si getta sull' obiettivo. Sicché ho capito. Ho capito anche perché nello stesso momento l' audio è tornato e ha trasmesso un coro di urla selvagge. Ripetute, selvagge. «God! Oh, God! Oh, God, God, God! Gooooooood! Dio! Oddio! Oddio! Dio, Dio, Dioooooooo!» E l' aereo s' è infilato nella seconda torre come un coltello che si infila dentro un panetto di burro. Erano le 9 e un quarto, ora. E non chiedermi che cosa ho provato durante quei quindici minuti. Non lo so, non lo ricordo. Ero un pezzo di ghiaccio. Anche il mio cervello era ghiaccio. Non ricordo nemmeno se certe cose le ho viste sulla prima torre o sulla seconda. La gente che per non morire bruciata viva si buttava dalle finestre degli ottantesimi o novantesimi piani, ad esempio. Rompevano i vetri delle finestre, le scavalcavano, si buttavano giù come ci si butta da un aereo avendo addosso il paracadute, e venivano giù così lentamente. Agitando le gambe e le braccia, nuotando nell' aria. Sì, sembravano nuotare nell' aria. E non arrivavano mai. Verso i trentesimi piani, però, acceleravano. Si mettevano a gesticolar disperati, suppongo pentiti, quasi gridassero help-aiuto-help. E magari lo gridavano davvero. Infine cadevano a sasso e paf!



Sai, io credevo d' aver visto tutto alle guerre. Dalle guerre mi ritenevo vaccinata, e in sostanza lo sono. Niente mi sorprende più. Neanche quando mi arrabbio, neanche quando mi sdegno. Però alle guerre io ho sempre visto la gente che muore ammazzata. Non l' ho mai vista la gente che muore ammazzandosi cioè buttandosi senza paracadute dalle finestre d' un ottantesimo o novantesimo o centesimo piano. Alle guerre, inoltre, ho sempre visto roba che scoppia. Che esplode a ventaglio. E ho sempre udito un gran fracasso. Quelle due torri, invece, non sono esplose. La prima è implosa, ha inghiottito se stessa. La seconda s' è fusa, s' è sciolta. Per il calore s' è sciolta proprio come un panetto di burro messo sul fuoco. E tutto è avvenuto, o m' è parso, in un silenzio di tomba. Possibile? C' era davvero, quel silenzio, o era dentro di me? Devo anche dirti che alle guerre io ho sempre visto un numero limitato di morti. Ogni combattimento, duecento o trecento morti. Al massimo, quattrocento. Come a Dak To, in Vietnam. E quando il combattimento è finito, gli americani si son messi a raccattarli, contarli, non credevo ai miei occhi. Nella strage di Mexico City, quella dove anch' io mi beccai un bel po' di pallottole, di morti ne raccolsero almeno ottocento. E quando credendomi morta mi scaraventarono nell' obitorio, i cadaveri che presto mi ritrovai intorno e addosso mi sembrarono un diluvio. Bè, nelle due torri lavoravano quasi cinquantamila persone. E ben pochi hanno fatto in tempo ad evacuare. Gli ascensori non funzionavano più, ovvio, e per scendere a piedi dagli ultimi piani ci voleva un' eternità. Fiamme permettendo.

Non lo conosceremo mai, il numero dei morti. (Quarantamila, quarantacinquemila...?). Gli americani non lo diranno mai. Per non sottolineare l' intensità di questa Apocalisse. Per non dar soddisfazione a Osama Bin Laden e incoraggiare altre Apocalissi. E poi le due voragini che hanno assorbito le decine di migliaia di creature son troppo profonde. Al massimo gli operai dissotterrano pezzettini di membra sparse. Un naso qui, un dito là. Oppure una specie di melma che sembra caffè macinato e invece è materia organica. Il residuo dei corpi che in un lampo si polverizzarono. Ieri il sindaco Giuliani ha mandato altri diecimila sacchi. Ma sono rimasti inutilizzati.

Che cosa sento per i kamikaze che sono morti con loro? Nessun rispetto. Nessuna pietà. No, neanche pietà. Io che in ogni caso finisco sempre col cedere alla pietà. A me i kamikaze cioè i tipi che si suicidano per ammazzare gli altri sono sempre stati antipatici, incominciando da quelli giapponesi della Seconda Guerra Mondiale. Non li ho mai considerati Pietri Micca che per bloccar l' arrivo delle truppe nemiche danno fuoco alle polveri e saltano in aria con la cittadella, a Torino. Non li ho mai considerati soldati. E tantomeno li considero martiri o eroi, come berciando e sputando saliva il signor Arafat me li definì nel 1972. (Ossia quando lo intervistai ad Amman, luogo dove i suoi marescialli addestravano anche i terroristi della Baader-Meinhof). Li considero vanesi e basta. Vanesi che invece di cercar la gloria attraverso il cinema o la politica o lo sport la cercano nella morte propria e altrui. Una morte che invece del Premio Oscar o della poltrona ministeriale o dello scudetto gli procurerà (credono) ammirazione. E, nel caso di quelli che pregano Allah, un posto nel Paradiso di cui parla il Corano: il Paradiso dove gli eroi si scopano le Urì. Scommetto che sono vanesi anche fisicamente."

Non c'è altro da aggiungere a questo racconto, Oriana Fallaci racconta gli eventi ed esprime i sentimenti che molti di noi hanno nel cuore!




lunedì 6 settembre 2021

Una diversa...primavera di Nora Calvi

 



Una diversa ...primavera

di Nora Calvi






Ci inonda
di scie luminose
questo marzo volubile,
sorpreso da germogli precoci,
e una timida primavera,
al ritorno del gelo,
trova rifugio nel ricordo…
mentre l’inverno dei pensieri
offusca nel grigiore
i nostri passi
e dilaga l’ansia
del tempo perduto
nel silenzio
di lontananze indicibili…

quando nel buio
inattesi barlumi,
preludio
a morbide schiarite,
persuadono occhi smarriti
al cammino verso la meta…

Passo dopo passo
dalla foschia
alla luce…

dalla speranza
alla Rinascita.


Ci sarà un altro marzo,
forse ballerino,
ma frizzante
ammaliato da parole,
sguardi, sorrisi
in libero volo,
da mani strette
nel vortice struggente
di un girotondo
senza confini.



NORA CALVI,  vive e opera a Broni (PV). Laureata alla Università  Cattolica di Milano ha insegnato  Lettere nella scuola. Ha vinto diversi premi letterari. Nel 2006: Concorso San Colombano di Santa Giuletta (PV), 1° Premio; nel 2007 : Premio Città di Broni (3° Premio Sez.Vino); nel 2009: “ Parole e poesia” di Formigine (MO); nel 2010: Premio “Albano-Greggio-Oldenico” (VC); nel 2011 : Città di Voghera , Premio Sirmione-Lugana (2° classificato); nel 2012: Cinque terre-Golfo dei Poeti –Siro Guerrieri, Premio Città di San Gillio; nel 2013 Premio Città di San Gillio, Val di Magra-Roberto Micheloni di Aulla (MS); nel 2014 : Città di Fucecchio (FI) 2° Premio, Salotto Letterario “ Il numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino, Cinque Terre-Golfo dei Poeti Sirio Guerrieri; nel 2015: Premio per la poesia religiosa al Concorso “Val di Vara A.Marziale”,  Premio Albero Andronico di Roma: Ha avuto due importanti successi all’ HISTONIUM 2014, dove è risultata vincitrice nella sezione F con una poesia sul tema degli animali, e all’ HISTONIUM 2015, dove ha vinto la sezione della poesia a tema libero. Ha partecipato ad altre quattro edizioni dell’ HISTONIUM, ricevendo, sempre per la poesia inedita a tema libero, Il Premio Speciale del Presidente (2010), il Premio Speciale Unico  per la Lombardia (2011), Il Premio Speciale della Giuria (2012 e “2013). Nel 2013 ha pubblicato la Silloge “Segnali di Primavera” ( Edizione Cannarsa di Vasto). E’ presente in varie raccolte antologiche italiane. Sul sito dellAvis di Broni è pubblicata la poesia “Ai Donatori. Nel 2015; Città di Fucecchio (2° premio), Premio Internazionale Città di Matera (4° Premio ex aequo), finalista Premio Sirmione-Lugana, VIENE NOMINATA  “POETA ACCADEMICO DEL PREMIO HISTONIUM DI VASTO”. Nel “2016 ; Premio “il Numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino Menzione d’onore; Premio  Città di Pianezza Menzione di merito.
IL 16/04/2016 la Città di Broni Le conferisce la BENEMERENZA CIVICA “ IL SAN CONTARDINO D’ORO”  per meriti letterari in occasione dell’800 anniversario della nascita del Santo Patrono San Contardo d’Este (della famiglia Estense di Ferrara) e compatrono di Modena.

venerdì 27 agosto 2021

Una panchina per dire no alla violenza "OLTRE IL GENERE"



 Una panchina per dire no alla violenza "OLTRE IL GENERE"

Sabato 28 agosto 2021 alle ore 17.30
A San Benedetto del Tronto
Viale Buozzi - ingresso est della Palazzina Azzurra
Andare oltre il concetto stereotipato e la cultura che la violenza è solo contro le donne e i bambini, ma ribadire con forza il concetto che la "VIOLENZA VA OLTRE IL GENERE", perché la violenza non guarda in faccia nessuno. C'è la donna violenta così come nella stessa forma c'è l'uomo e ci sono anche i figli violenti in particolare quelli che subiscono ed assistono passivamente alle liti ed alla violenza qualunque essa sia quando i loro genitori litigano fra loro.


Per chi volesse vedere la cerimonia in diretta, potrà collegarsi su Facebook sulla pagina "Profilo 2 di Antonella Baiocchi"


lunedì 21 giugno 2021

SOLSTIZIO D'ESTATE

 Il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l'eclittica, il punto di declinazione massima o minima viene detto Solstizio: il Solstizio d'estate rappresenta il giorno più lungo dell'anno mentre quello d'inverno il più corto.


Questo fenomeno è dovuto all'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto all'eclittica, attualmente l'angolo è di circa 23°27'. 
Il solstizio ha un ritardo di circa 6 ore rispetto all'anno precedente e per ovviare a questo ritardo ecco che si riallinea forzosamente ogni 4 anni con l'anno bisestile. 
In questo modo si evita la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario: a causa di ciò il solstizio d'estate può cadere il 20 o il 21 giugno ed il solstizio d'inverno il 21 o il 22 dicembre.


Il Solstizio d'estate è il giorno dell'anno con più ore di luce e da questo momento in poi la sua durata diminuisce sempre più fino ad arrivare al Solstizio d'inverno.

Ricordiamo anche che il Solstizio d'estate corrisponde soltanto nell'emisfero boreale, visto che nell'emisfero australe questa data corrisponde con il solstizio d'inverno e quindi con il giorno più corto dell'anno.

Stonehenge


Ogni anno migliaia di persone si radunano per attendere l'alba nel giorno del Solstizio d'estate a Stonehenge, come ad imitare il benvenuto al sole di druidi, streghe e guerrieri del passato.

Il complesso di Stonehenge è il centro dei misteri legati al Solstizio d'estate (ma anche all'equinozio), le pietre che lo compongono sono allineate in corrispondenza dei punti in cui il sole sorge in questi particolari giorni dell'anno. A detta degli esperti questo sito è un antico osservatorio astronomico, la tradizione popolare lo vuole legato al culto dei druidi che, sembra, lo istituirono come luogo di sacrifici.

Ogni megalite che compone il complesso ha un nome ed una storia particolare: come ad esempio La pietra del Tallone (Heel Stone) conosciuta anche con il nome di Pietra del sole (Sun Stone) e Tallone del Frate (Friar's Hell)

La leggenda ci spiega l'origine del nome:

“Il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury. Una delle pietre cadde nel fiume Avon, le altre vennero portate sulla piana. Il diavolo allora gridò, ‘Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui”‘ Un frate rispose, ‘Questo è ciò che credi!’, allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il frate e lo colpì su un tallone. La pietra si incastrò nel terreno, ed è ancora lì.”

Tra mito e realtà Stonehenge rappresenta uno dei misteri più affascinanti della storia dell'uomo.



Da questo grafico si può comprendere l'effetto del Sole al Solstizio d'estate quando le pietre erano ancora intatte: il raggio di Sole attraversa un trilite (struttura composta da due pietre verticali sormontate da un'architrave centrale) e cade sull'altare centrale del sito complesso, questo segno celeste permetteva agli antichi di individuare il passaggio delle stagioni.


In passato il Solstizio d'estate era associato a significati assai profondi con riti legati al ciclo della natura e dell'agricoltura: si raccoglievano le erbe spontanee e le erbe officinali che si caricano di energia.

Inoltre dobbiamo anche tenere in considerazione un altro significato assai profondo e cioè che la luce vince sulle tenebre: metaforicamente il bene vince sul male!

Il Solstizio d'estate è sempre stato, nella storia, occasione di feste, come ad esempio i Litha (festa pagana) o la natività cristiana di Giovanni Battista con la cosiddetta "notte di San Giovanni" o "Notte di mezza estate".




lunedì 4 gennaio 2021

Anche per te è Natale di Nora Calvi



     

Anche per te  è Natale 

di Nora Calvi





Dove vai bambino…

Aride le tracce

dei tuoi passi

lungo sentieri impervi,

per mete ignote

lontane come galassie.

Nemmeno un fiore

al tuo sguardo smarrito,

solo fumo, grigiore,

macerie senza confini…

nessuna mano protesa

al ristoro, alla mitezza.

Cammina bambino,

una grotta ti aspetta…

forte il suo richiamo,

struggente nella notte.

Li troverai

la luce dell’accoglienza,

freschi germogli

per una vita nuova,

l’ebbrezza di speranze

senza confini.


E da un bambino, sublime

messaggero di pace

ti giungeranno le parole:

“Anche per te

è Natale”.



NORA CALVI,  vive e opera a Broni (PV). Laureata alla Università  Cattolica di Milano ha insegnato  Lettere nella scuola. Ha vinto diversi premi letterari. Nel 2006: Concorso San Colombano di Santa Giuletta (PV), 1° Premio; nel 2007 : Premio Città di Broni (3° Premio Sez.Vino); nel 2009: “ Parole e poesia” di Formigine (MO); nel 2010: Premio “Albano-Greggio-Oldenico” (VC); nel 2011 : Città di Voghera , Premio Sirmione-Lugana (2° classificato); nel 2012: Cinque terre-Golfo dei Poeti –Siro Guerrieri, Premio Città di San Gillio; nel 2013 Premio Città di San Gillio, Val di Magra-Roberto Micheloni di Aulla (MS); nel 2014 : Città di Fucecchio (FI) 2° Premio, Salotto Letterario “ Il numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino, Cinque Terre-Golfo dei Poeti Sirio Guerrieri; nel 2015: Premio per la poesia religiosa al Concorso “Val di Vara A.Marziale”,  Premio Albero Andronico di Roma: Ha avuto due importanti successi all’ HISTONIUM 2014, dove è risultata vincitrice nella sezione F con una poesia sul tema degli animali, e all’ HISTONIUM 2015, dove ha vinto la sezione della poesia a tema libero. Ha partecipato ad altre quattro edizioni dell’ HISTONIUM, ricevendo, sempre per la poesia inedita a tema libero, Il Premio Speciale del Presidente (2010), il Premio Speciale Unico  per la Lombardia (2011), Il Premio Speciale della Giuria (2012 e “2013). Nel 2013 ha pubblicato la Silloge “Segnali di Primavera” ( Edizione Cannarsa di Vasto). E’ presente in varie raccolte antologiche italiane. Sul sito dellAvis di Broni è pubblicata la poesia “Ai Donatori. Nel 2015; Città di Fucecchio (2° premio), Premio Internazionale Città di Matera (4° Premio ex aequo), finalista Premio Sirmione-Lugana, VIENE NOMINATA  “POETA ACCADEMICO DEL PREMIO HISTONIUM DI VASTO”. Nel “2016 ; Premio “il Numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino Menzione d’onore; Premio  Città di Pianezza Menzione di merito.
IL 16/04/2016 la Città di Broni Le conferisce la BENEMERENZA CIVICA “ IL SAN CONTARDINO D’ORO”  per meriti letterari in occasione dell’800 anniversario della nascita del Santo Patrono San Contardo d’Este (della famiglia Estense di Ferrara) e compatrono di Modena.



lunedì 28 dicembre 2020

Il primo giorno dell’anno di Pablo Neruda





Il primo giorno dell’anno 

di 

Pablo Neruda






Lo distinguiamo dagli altri

come se fosse un cavallino

diverso da tutti i cavalli.

Gli adorniamo la fronte con un nastro,

gli posiamo sul collo sonagli colorati,

e a mezzanotte lo andiamo a ricevere

come se fosse un esploratore

che scende da una stella.


Come il pane assomiglia al pane di ieri.

Come un anello a tutti gli anel.

La terra accoglierà questo giorno

dorato, grigio, celeste,

lo dispiegherà in colline,

lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia

e poi, lo avvolgerà nell’ombra.


Così è:

piccola porta della speranza,

nuovo giorno dell’anno,

sebbene tu sia uguale agli altri

come i pani a ogni altro pane,

ci prepariamo a viverti in altro modo,

ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.


 





Nato in Cile nel 1904 è una delle voci più significative del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza, la sua prima raccolta è del 1923 "Crepuscolo". Dopo aver trascorso un periodo in Spagna durante la guerra civile ritorna in Cile, si iscrive al partito comunista e viene eletto senatore. Costretto all'esilio, dal quale scrive un numero notevole di opere, nel 1952 ritorna in Cile, sostiene l'elezione di Allende e ottiene l'incarico di ambasciatore del Cile in Francia. Nel 1971 riceve il premio Nobel per la letteratura...muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.

domenica 20 dicembre 2020

La grande congiunzione di Giove e Saturno - 21 dicembre 2020


In astronomia il fenomeno di congiunzione avviene quando due corpi celesti si allineano (stessa longitudine) rispetto al nostro punto di osservazione.


Si parla di Grande Congiunzione quando i pianeti in questione sono due giganti del nostro sistema solare: Giove e Saturno.

Questo Evento capita circa ogni 20 anni visto che Giove impiega circa 12 anni e Saturno circa 30 anni a completare la propria orbita intorno al Sole.

La Grande Congiunzione del 21 dicembre 2020 sarà eccezionale, infatti grazie all'inclinazione delle orbite i due pianeti sembreranno vicinissimi ed osservati ad occhio nudo potrebbero formare un unico punto luminoso (anche se sono separati da oltre 724 milioni di chilometri).

Secondo gli esperti Giove e Saturno sono stati così vicini nel 1226 e nel 1623 ma in questa ultima data a causa della vicinanza del Sole non erano visibili dal nostro pianeta.

La prossima Grande Congiunzione dovrebbe verificarsi nel 2080!

Se il cielo sarà limpido sarà possibile osservare la Grande Congiunzione di Giove e Saturno dopo il crepuscolo volgendo lo sguardo verso sud-ovest.



A livello astrologico questa congiunzione fra Giove e Saturno a 0 gradi dell'Acquario è chiamata "Grande Mutamento" perchè darà inizio al ciclo di congiunzioni nei segni d'Aria. 

Si tratta di un aspetto molto significativo perchè si verifica ogni 20 anni in segni zodiacali diversi e solo ogni 200 anni in segni dello stesso elemento (quest'anno in elemento Aria visto che l'Acquario fa parte di esso).

La congiunzione di Giove e Saturno in Acquario, elemento Aria, ci indica che nei prossimi anni tutti i valori di democrazia e del rispetto dei diritti umani ma anche dell'uguaglianza dovrebbero essere messi in primo piano. Inoltre ci indica anche che sarà necessario colmare quel divario fra ricchi e poveri per garantire una maggiore giustizia sociale.



Nel 2021 potremo assistere alla quadratura di Saturno quadrato ad Urano (che sta transitando nel segno del Toro) e possiamo supporre che la contraddizione tra innovazione e tradizione sarà molto aspra. (E' noto che il segno del Toro è tradizionalista mentre l'Acquario volto all'innovazione).

Saranno tre gli aspetti di quadratura che Saturno in Acquario formerà con urano in Toro:

il 17 febbraio 2021

il 14 giugno 2021 

 il 24 dicembre 2021



Questa triplice quadratura tra Saturno e Urano è un monito per i rischi che corriamo dalla cosiddetta "modernità" nelle mani di una società così poco evoluta sul piano spirituale e morale.

Questa arma a doppio taglio potrà farci molto male se non si interverrà in tempo: mai sfidare la natura e mettere un limite al tanto decantato progresso!

Quando si sfida la natura non è mai un bene e già nel passato abbiamo assistito ad eventi poco propizi per noi esseri umani che pretendiamo di detenere la verità in tasca, ma quando la natura si ribella ai nostri soprusi...poi piangiamo!

Il progresso deve avere un senso ed un limite di marcia perchè quando corre troppo trova la maggior parte degli esseri umani poco preparati ad esso e la possibilità che venga usato in malo modo!







CIATDM Convegno online "Fallimento del rispetto, violenza e discriminazione"

Il giorno 18 dicembre 2020 è stato organizzato, dall'Assessorato Pari Opportunità del Comune di San Benedetto del Tronto,  il Convegno online "Fallimento del rispetto, violenza e discriminazione" .

Moderati da Vincenzo Luciani, direttore Servizio Cure tutelari dell’ASUR-Area Vasta 5,prestigiosi relatori daranno a voce diverse tipologie di vittime: 

per gli anziani Mario Sfrappini (Geriatra, Direttore UOC Geriatria ASUR Marche), 

per la disabilità Vinicio Alessandroni (Direttore U.O.S. UMEA Area Vasta 5), 

per la tratta degli esseri viventi Stefania Condanibbio (psicologa delle Suore Oblate), 

per famiglie, donne e minori Aurelia Passaseo (presidente di C.I.A.T.D.M., coordinamento internazionale associazioni per la tutela dei diritti dei minori). 

Relatore l’avvocato Gian Luigi Pepa. 


Facciamo nostre le parole dell'Assessore Antonella Baiocchi:

“È un convegno volto a contrastare le falle dell’attuale cultura della violenza – spiega l’assessore Antonella Baiocchi – che mira a dar voce a vittime che solitamente non hanno grande visibilità e a evidenziare che la matrice della violenza relazionale è spesso la medesima. Per difendere le donne dalla violenza che subiscono da secoli (difesa che mi vede in prima linea da sempre) è necessario andare oltre un atteggiamento dicotomico (“donna vittima contro maschio carnefice”) così come, beninteso, è da evitare il contrario (“uomo vittima contro donna carnefice”). L’atteggiamento dicotomico, che sottintende che la verità sia da una parte o dall’altra, non porta a nessuna evoluzione. Mi batto da anni per far comprendere che, per contrastare la violenza, non bisogna focalizzare l’attenzione sul sesso ma sulla cultura tossica della persona, che induce a mietere vittime tra gli esseri viventi che vengono a trovarsi in stato di fragilità”.



Il CIATDM ringrazia l'Assessore delle Pario Opportunità Antonella Baiocchi e tutta l'amministrazione del Comune di San Benedetto Del Tronto per aver dato spazio e voce a questo importante argomento che da troppo tempo gravita sulle nostre vite.




giovedì 10 dicembre 2020

CIATDM - Fallimento del rispetto - violenza e discriminazione

 Convegno On Line

il 18 dicembre 2020 dalle ore 9:00 alle 13:00, 

il CIATDM partecipa alla tematica 

FALLIMENTO DEL RISPETTO - VIOLENZA E DISCRIMINAZIONE 
organizzato dalla Città di San Benedetto del Tronto (Assessorato Pari Opportunità)

Temi trattati:
 
Violenza e discriminazione su anziani, disabili, minori
La tratta degli esseri viventi
Ambito giuridico quale tutela per le fasce deboli

 3 CREDITI PER AVVOCATI previa iscrizione entro il 17 12 2020 al seguente indirizzo:
voxmedia.conciliazione@voxmediaasrl.it

Si potrà seguire la conferenza sulla piattaforma ZOOM collegandosi al seguente indirizzo:

https://us02web.zoom.us/j/84303057429?pwd=UnN6eWRqdW56cmZJSXRUMmUyY3lFZz09
 
oppure anche dalla PAGINA FACEBOOK DEL COMUNE :" Città di San Benedetto del Tronto "





lunedì 23 novembre 2020

IN CAMMINO di NORA CALVI


IN CAMMINO

di 

NORA CALVI




Avrei voluto incontrarti…

camminare al tuo fianco

passi invisibili,

spiare frammenti 

di pensieri, scie

luminose di emozioni

orfane di parole…

vivere intensi

momenti di felicità

destinati alla mitezza

del ricordo, evadere

da fragili sogni

ammaliati

da orizzonti lontani,

scoprire ai nostri passi

barlumi di stupore

invisibili

alla frenesia dei giorni.

E lungo il cammino,

in fuga

dall’ansia per l’ignoto,

liberare pensieri

da trame di melanconia,

disegnare il profilo

delle nuvole, allacciare

un dialogo con l’azzurro…

approdare così

alla meta luminosa

dove nulla è perduto

di chi si ama.

Vorrei incontrarti ora:

spiare il vortice 

dei miei sogni

nel tuo complice sguardo,

conoscere infine

chi sei veramente…

un Angelo…

forse un Poeta.



NORA CALVI,  vive e opera a Broni (PV). Laureata alla Università  Cattolica di Milano ha insegnato  Lettere nella scuola. Ha vinto diversi premi letterari. Nel 2006: Concorso San Colombano di Santa Giuletta (PV), 1° Premio; nel 2007 : Premio Città di Broni (3° Premio Sez.Vino); nel 2009: “ Parole e poesia” di Formigine (MO); nel 2010: Premio “Albano-Greggio-Oldenico” (VC); nel 2011 : Città di Voghera , Premio Sirmione-Lugana (2° classificato); nel 2012: Cinque terre-Golfo dei Poeti –Siro Guerrieri, Premio Città di San Gillio; nel 2013 Premio Città di San Gillio, Val di Magra-Roberto Micheloni di Aulla (MS); nel 2014 : Città di Fucecchio (FI) 2° Premio, Salotto Letterario “ Il numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino, Cinque Terre-Golfo dei Poeti Sirio Guerrieri; nel 2015: Premio per la poesia religiosa al Concorso “Val di Vara A.Marziale”,  Premio Albero Andronico di Roma: Ha avuto due importanti successi all’ HISTONIUM 2014, dove è risultata vincitrice nella sezione F con una poesia sul tema degli animali, e all’ HISTONIUM 2015, dove ha vinto la sezione della poesia a tema libero. Ha partecipato ad altre quattro edizioni dell’ HISTONIUM, ricevendo, sempre per la poesia inedita a tema libero, Il Premio Speciale del Presidente (2010), il Premio Speciale Unico  per la Lombardia (2011), Il Premio Speciale della Giuria (2012 e “2013). Nel 2013 ha pubblicato la Silloge “Segnali di Primavera” ( Edizione Cannarsa di Vasto). E’ presente in varie raccolte antologiche italiane. Sul sito dellAvis di Broni è pubblicata la poesia “Ai Donatori. Nel 2015; Città di Fucecchio (2° premio), Premio Internazionale Città di Matera (4° Premio ex aequo), finalista Premio Sirmione-Lugana, VIENE NOMINATA  “POETA ACCADEMICO DEL PREMIO HISTONIUM DI VASTO”. Nel “2016 ; Premio “il Numero Uno della Poesia Italiana Contemporanea” di Torino Menzione d’onore; Premio  Città di Pianezza Menzione di merito.
IL 16/04/2016 la Città di Broni Le conferisce la BENEMERENZA CIVICA “ IL SAN CONTARDINO D’ORO”  per meriti letterari in occasione dell’800 anniversario della nascita del Santo Patrono San Contardo d’Este (della famiglia Estense di Ferrara) e compatrono di Modena.