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giovedì 27 dicembre 2012

C.I.A.T.D.M. Appello di Alice la mamma della piccola Houda Emma

E' da più di 1 anno che la piccola Houda Emma è stata rapita dal padre e portata in Siria!

Da questa straziata terra ogni giorno arrivano notizie di bimbi scomparsi o rimasti vittime di quella che comunemente chiamano "guerra"

Alice la mamma della piccola Houda Emma ha fatto l'ennesimo appello affinchè qualcuno le dia notizie della figlia!

Questo è il video dell'intervista-appello che mediaset ha mandato in onda:



http://www.video.mediaset.it/video/studioaperto/edizione_servizio/364934/mia-figlia-emma-rapita-in-siria-voglio-sapere-se-e-ancora-viva.html

[clicca link per vedere l'intervista a mediaset, se non riesci a vederlo, fai copia e incolla del link]



il CIATDM nella persona del sul presidente Aurelia Passaseo, ringrazia il giornalista delle reti mediaset Enrico Fedocci per la sensibilità dimostrata verso il dramma della piccola Houda Emma Kharat e della sua mamma.









mercoledì 19 dicembre 2012

C.I.A.T.D.M.- PETIZIONE per EMMA la bimba rapita dal padre e portata in Siria


BIMBA RAPITA: RACCOLTA FIRME, INTERVENGA INTELLIGENCE 
(AGI) - Roma, 18 dic. -


Il governo italiano "si impegni a riportare quanto prima in Italia Houda Emma Kharat", attivando se necessario per la sua liberazione "i servizi segreti italiani e di altri Paesi". 



E' quanto chiede la petizione popolare promossa dal Coordinamento internazionale delle associazioni a tutela dei diritti dei minori, presieduto da Aurelia Passaseo, a un anno esatto dal sequestro della bimba da parte del padre siriano. 

"Il governo - prosegue la petizione - comunichi ed informi la mamma (Alice Rossini, ndr) con notizie certe in merito alla situazione reale inerente l'andamento della situazione di ricerca e di dove si trovi Emma".

 L'iniziativa - rivolta al presidente della Repubblica, al governo, ai presidenti di Camera e Senato e ai ministeri competenti - ripercorre tutte le tappe della drammatica vicenda ricordando, tra l'altro, che la bimba "e' solo ed esclusivamente cittadina italiana in quanto la coppia era sposata civilmente nel nostro paese ed il padre non ha mai trascritto l'atto matrimoniale in Siria: per la legge islamica non sono riconosciuti i figli nati fuori dal matrimonio". 

Ad Aleppo, nei cui dintorni Emma vivrebbe in compagnia dei nonni paterni, "le azioni di guerra si fanno sempre piu' cruente con diverse morti di cittadini civili tra cui molti bambini". E dopo un anno di "esilio forzato" in un territorio come questo, la piccola rischia di aver subito "traumi e danni devastanti per il suo equilibrio psicologico e psicofisico con conseguenze notevoli che si protrarranno nell'arco degli anni".




(AGI) Bas 181400 DIC 12 NNNN

















CIATDM - Emma la piccola rapita e portata in Siria dal padre


RAPITA E PORTATA IN SIRIA DA PADRE, 
LA MAMMA "DITEMI SE E' VIVA" 
(AGI) - Roma, 18 dic. -



Alice Rossini, 32 anni, tradisce tutta la sua disperazione di madre che, giusto il 18 dicembre 2011, si e' vista portare via la piccola Emma, oggi due anni e nove mesi, dall'ex marito, il siriano Mohamad Kharat. 

L'uomo, 26 anni, tornato nel suo paese con la figlioletta al termine di un viaggio dai contorni ancora poco chiari, ha tentato la carta del "riscatto" ("voglio 300mila euro") e quella delle minacce ("la riavrai in una bara bianca") prima di interrompere del tutto i contatti. Un silenzio per certi versi anche peggiore. 

E' un secondo Natale da incubo per chi, come Alice, e' convinta di essere stata lasciata sola dalle autorita' nella sua battaglia. 
Storia simile a tante altre quella di Alice e Mohamad, coppia "mista" che - due anni dopo le nozze celebrate con rito civile ad Arcore, e nonostante l'arrivo della piccola Houda Emma (il 23 marzo 2010) - naufraga tra litigi e incomprensioni, nati dalla pretesa dell'uomo di imporre la fede musulmana alla famiglia: quando dalle parole si passa alle violenze, lei presenta denuncia ai carabinieri e torna dalla madre a Vimercate. 

E' l'ottobre di un anno fa: Mohamad, per bocca dello zio Yaser, si dice disposto ad accettare una separazione consensuale previo ritiro della querela, che lo danneggerebbe nell'iter per la cittadinanza: nell'attesa accetta di vedere Emma nei weekend, come concordato con un legale. 
Sembra che tutto proceda verso un epilogo civile, e invece il 18 dicembre, domenica, arriva la drammatica svolta. "Te la riporto stasera", promette l'uomo, ma lui e la Volkswagen nera usata per il "sequestro" si volatilizzano. "Il passaporto di mio marito lo avevo io - racconta Alice - eppure lui riesce ad imbarcarsi alla Malpensa su un volo per Atene in compagnia di una donna e di Emma. Una volta in Grecia, per quello che siamo riusciti a ricostruire, lei torna in Italia e lui e la piccola proseguono il viaggio in auto, probabilmente pagando qualcuno". 
I mesi che seguono alla denuncia per sottrazione internazionale di minore riservano solo cattive notizie. 
Dopo le iniziali, ripetute minacce di morte, Alice, figlia di operai e dipendente part time di un'impresa di pulizie, si sente chiedere 300mila euro per riaverla. "La situazione e' apparsa subito estremamente complessa - ammette l'avvocato Luca Zita, che le sta provando tutte per risolvere la questione - anche perche' la Siria non aderisce alla Convenzione dell'Aja che disciplina i casi di sottrazione internazionale di minore: con la signora siamo anche andati a Damasco, dove pero' non esisteva traccia ufficiale del rientro di Kharat". Tutto quello che poteva essere fatto a livello legale in Italia e' stato fatto:

"Abbiamo ottenuto l'affidamento esclusivo di Emma alla madre e la revoca della potesta' genitoriale e un mandato d'arresto internazionale per Kharat ma nessuno dei provvedimenti e' stato notificato, perche' nel frattempo la guerra civile che ha colpito la Siria ha provocato l'interruzione dei rapporti con le nostre autorita' consolari. La Farnesina? Sin qui non possiamo certo dire di aver ricevuto un grande aiuto"

Ma dov'e' oggi la piccola Emma? "Difficile, quasi impossibile dirlo", risponde amaro Zita. "Da indagini private del mio studio, risulterebbe con i nonni a Rashdeen, nei pressi di Aleppo. "Ma sono mesi che non abbiamo novita' - conferma Alice Rossini - lo zio di mio marito dice che la piccola sta bene, sempre nello stesso villaggio, la moglie racconta che i nonni l'hanno portata via, in fuga dalla guerra. So solo che abbiamo chiesto tante volte un video, o anche solo una foto, per documentarne le condizioni, ma che ci e' stato sempre negato". "Abbiamo chiesto aiuto al ministero degli Esteri, a quello della Giustizia, all'Interpol, ma nessuno finora ci ha davvero dato una mano", lamenta Alice che pero' promette di non arrendersi, di lottare "finche' ne avro' la forza. 
Adesso stiamo raccogliendo le firme sotto una petizione popolare. Ma e' importante anche il sostegno dei media, per evitare che l'attenzione sul caso resti alta. Emma e' cittadina italiana e deve tornare in Italia".



(AGI) Bas 181333 DIC 12 NNNN













martedì 27 novembre 2012

Ciao, Cappuccetto Rosso! - è uscito il thriller di Nicole Dark

E' finalmente uscito il romanzo thriller di Nicole Dark 

"Ciao, Cappuccetto Rosso"



Una lettura che senza ombra di dubbio affascinerà il lettore, perchè :



E' possibile acquistare  questa meraviglia della LETTERATURA ITALIANA ad un prezzo particolare, di lancio, a soli 11.90 € 

presso Edizioni R.E.I.[clicca qui]





Leggendo, si instaura con il lettore un processo di memoria involontaria che, riportando alla mente esperienze già vissute (o mai volute vivere), acuisce il procedimento di adesione del lettore, poiché le profondità psichiche dei personaggi altri non sono che spaccati dell’animo umano in genere e, come tali, ci appartengono. Concludendo, l’autrice ci offre il “suo” romanzo il quale, attraverso un’attenta lettura e introspezione, diviene nostro.


Nell’augurarvi una buona lettura, vorremmo lasciarvi in dono una frase che vi tornerà utile quando tutto sembrerà aver raggiunto l’ordine sperato e anche voi, pensando a Cappuccetto Rosso, concorderete con il maestro L. Pirandello che, prima che la tela scenda sul “Così è (se vi pare)”, fa dire alla protagonista:

“Io sono colei che mi si crede”.





Nicole Dark, scrittrice di romanzi a carattere sociale, senza mai abbandonare la suspense del thriller con epiloghi inaspettati!

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domenica 25 novembre 2012

25 novembre - giornata internazionale contro la violenza sulle donne - Nicole Dark


Oggi 25 novembre, come tutti sanno, si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 


Dal 1999, infatti, l’(Onu) ha designato questa data per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo al problema degli abusi sulle donne.

In Italiahttp://img.ibtimes.com/www/site/us/images/1px.gif secondo l'Istat una italiana su tre subisce molestie fisiche o sessuali nel corso della vita. La violenza sulle donne è purtroppo in forte crescita e gli abusi non sono solo fisici. Da alcuni anni sono in aumento i casi di “stalking”, fenomeno che è anche chiamato sindrome del “molestatore assillante”.

Perché il 25 novembre? L’Onu ha scelto questa data perché nel 1981 alcune femministe si incontrarono a Bogotà, in Colombia, per un incontro, per riflettere sulla condizione delle donne e in ricordo dell’assassinio nel 1960 di tre sorelle, donne rivoluzionarie che lottavano contro il regime. Omicidio avvenuto proprio il 25 novembre.
Quel giorno le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio d’informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate e massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L'assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.

In Italia negli ultimi decenni è aumentato il femminicidio.


 Ma  io dico, non è questo il punto. Il problema è il sommerso dei tentati femminicidi e dei suicidi per motivi legati al genere. Sarebbe importante approfondire questo tipo di criminalità perché sappiamo che, nella maggior parte dei casi, le forme estreme di violenza/autolesionismo non sono atti isolati, ma rappresentano solo il gesto finale di una o più violenze (psicologiche, economiche o fisiche):Quindi i femminicidi aumentano perché quando le donne chiedono aiuto non vengono protette in maniera adeguata. Si tratta di un vero e proprio “fallimento delle autorità dello Stato” nella protezione delle donne che hanno subito violenza da parte di partner o ex.


La situazione italiana per numero di femminicidi a livello europeo,è molto grave. Il femminicidio non arriva mai all’improvviso. Molto raramente è frutto di un “raptus”, come piace tanto definirlo alla stampa, trasmettendo stereotipi. Troppo spesso è collegato a una determinata concezione culturale del ruolo della donna nella relazione e nella società, che trasforma la coppia in un inferno in cui la donna viene punita psicologicamente, controllata economicamente, isolata nelle sue relazioni e picchiata.

E’ molto importante usare la parola femminicidio ....

davanti ai tanti intellettuali che si ostinano a negare che esiste un’asimmetria di genere nella violenza agita dagli uomini sulle donne – in particolare nell’ambito delle relazioni di intimità e familiari – occorre utilizzare questo termine che, nella sua bruttezza e nella sua ferocia, ma anche nella sua storia, rimanda alla storica disparità di potere (o discriminazione di genere) che sta alla base della violenza rivolta nei confronti della donna “in quanto donna”.


 Nicole Dark


Nicole Dark, scrittrice di romanzi a carattere sociale, senza mai abbandonare la suspense del thriller con epiloghi inaspettati!

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sabato 10 novembre 2012

C.I.A.T.D.M. Riportiamo a casa la piccola Emma

Molti ricorderanno ancora, si spera, la straziante storia della piccola Huda Emma, una bimba di 2 anni rapita dal padre di origini siriane e portata in Siria!

La madre, Signora Alice, italiana da allora non vede la piccola



in questo video potrai conoscere la sua storia direttamente dalle parole della madre!

Da tempo la mamma invoca aiuto senza avere alcuna risposta dalle autorità.....



Si spera vivamente che la piccola possa presto riabbracciare la mamma, perchè è una vera e propria ingiustizia che sia stata RAPITA e celata agli occhi di tutti ...

EMMA TI ASPETTIAMO!



domenica 28 ottobre 2012

MAURIZIO RUSSO - Bikini Azzurro




Pensieri di un adolescente …

Un fantastico mondo incantato, che dura fin quando ci credi veramente.
E così è sempre e per chiunque.



Bikini azzurro

Bikini azzurro
grazia dei movimenti,
inafferrabile
leggerezza dell'essere.

Come una gazzella
vai tra le onde che ti accarezzano,
talvolta più forte
ma ciò non ti intimorisce.

Seno tenue
dalle linee morbide,
e capelli sinceri
di bambina in fiore.

domenica 14 ottobre 2012

Prima giornata mondiale in difesa dei diritti delle bambine 11 Ottobre


È di pochi giorni la notizia che a settembre nel Beluchistan, la più grande delle province del Pakistan, 13 bambine di età compresa tra i quattro e i 16 anni sono state consegnate da un clan a un altro (insieme all’equivalente di circa 30.000 dollari in rupie, la valuta locale) a titolo di risarcimento per averne ucciso il capo. 

S’intende che le bambine vengano sposate da membri del clan leso. 

La decisione è stata presa dai saggi della tribù alla quale i due clan appartengono in conformità con una tradizione diffusa nei territori tribali pakistani che prevede appunto la cessione di donne anche minorenni per risolvere dispute tra famiglie ed evitare faide e scontri cruenti. 

La novità è che per una volta il governo pakistano, grazie soprattutto alla pressione dei mass media, ha pensato bene di intervenire aprendo un’inchiesta e convocando un parlamentare membro di uno dei due clan per accertare i fatti. 

Non è detto che questo valga a salvare le bambine dal matrimonio precoce cui sono destinate (e che forse è già stato celebrato nel frattempo), ma nel contesto dato l’iniziativa del governo può essere considerata un passo avanti rispetto alla generale tolleranza nei confronti delle istituzioni tradizionali anche quando violano i diritti umani fondamentali.

Tuttavia vi è da considerare che a suscitare scalpore in molti ambienti può essere non tanto il matrimonio di un minore in sé quanto il fatto di voler risarcire un danno offrendo in compenso una persona, addirittura una bambina. Ogni anno infatti in Pakistan e nel resto del continente asiatico, così come in Africa d’altra parte, si stipulano centinaia di migliaia di matrimoni tra uomini adulti, anche anziani, e spose bambine o appena adolescenti: e la pratica non sembra destinata a scomparire, al contrario. 

Secondo dati raccolti dalle Nazioni Unite le spose bambine – quasi tutte di età tra gli otto e i 14 anni – sono attualmente 60 milioni e nei prossimi dieci anni si stima che altri 100 milioni di donne minorenni saranno costrette a sposarsi. 
Altre ricerche indicano i paesi in cui l’istituzione del matrimonio precoce è più diffusa: in testa da anni si trova il Niger. 
In molti stati – anche tra quelli in cui l’istituzione è più diffusa – i matrimoni di minori sono vietati dalla legge, ma sono ritenuti legittimi da una parte della popolazione fedele alle istituzioni tradizionali e che conta per l’impunità sull’assenza da parte delle autorità di una reale volontà di contrastarle, così come succede con gli omicidi d’onore, il prezzo della sposa, la dote o le mutilazioni genitali femminili. 

In altri stati è la legge stessa ad ammetterli, come in Iran dove nel 1979, all’indomani della rivoluzione khomeinista, l’età minima per il matrimonio di una donna è stata portata da 16 a nove anni (gli ayatollah hanno introdotto inoltre anche il matrimonio temporaneo, prima assente, che autorizza la stipulazione di contratti a tempo determinato). A peggiorare le cose si aggiunge il fatto che spesso le bambine vengono maritate dai genitori a uomini che non conoscono e che addirittura vedono per la prima volta il giorno in cui sono loro consegnate. Inoltre il divario d’età rispetto al marito tende a essere elevato: è normale che si tratti di decine di anni. Molte bambine, quindi, si trovano sposate non soltanto a degli estranei, ma a degli uomini vecchi, persino più anziani del padre. 


È per contribuire alla lotta contro i matrimoni infantili e contro le altre istituzioni che violano i diritti fondamentali delle bambine che le Nazioni Unite hanno deciso di proclamare da quest’anno l’11 ottobre Giornata internazionale delle bambine. 

L’obiettivo, come nel caso di tutte le giornate celebrative istituite dal Palazzo di Vetro, è mobilitare istituzioni pubbliche e private a livello planetario in campagne di sensibilizzazione: «sarà un momento storico – auspica alla vigilia dell’evento la liberiana Leymah Gbowee, Premio Nobel per la Pace 2011 – per portare alla luce le situazioni che vivono le bambine nel mondo e dare modo ai media, alle istituzioni, ai governi di pensare».

 I dati relativi alla violenza sulle bambine nel mondo sono allarmanti. 150 milioni di bambine e adolescenti di età inferiore ai 18 anni sono state vittime da abuso ed 1 su 4 è stata costretta a subire atti di violenza. Molte di loro, nelle aree più desolate del mondo, rischiano di morire di parto, di sete o di fame.

La violenza sulle donne non riguarda soltanto l'estero. 


Pensate che ogni anno da 2000 a 3000 bambine in Italia rischiano di essere sottoposte alla dolorosa e invalidante pratica dell'infibulazione. 

La violenza domestica, inoltre, si nasconde purtroppo anche nei Paesi del mondo che vengono considerati altamente civilizzati. 

L’11 ottobre sarà quindi sempre una giornata di particolare consapevolezza a livello internazionale in merito, ma essa dovrebbe essere accresciuta in ogni momento e unita ad azioni concrete in collaborazione con la famiglia, la scuola, gli enti pubblici e le numerose associazioni no profit attive per la difesa dei diritti delle bambine e delle ragazze.

Nicole Dark





Nicole Dark, scrittrice di romanzi a carattere sociale, senza mai abbandonare la suspense del thriller con epiloghi inaspettati!

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sabato 13 ottobre 2012

BIMBO PADOVA: CIATDM,SBAGLIATO PREVEDERE RICORSO A FORZA PUBBLICA




  BIMBO PADOVA: CIATDM,SBAGLIATO PREVEDERE RICORSO A FORZA PUBBLICA (AGI) - Roma, 12 ott. -

    In casi come quello di Cittadella, i tribunali per i minori non dovrebbero autorizzare - come invece fanno spesso - il ricorso alla "forza pubblica"

Ad affermarlo e' Aurelia Passaseo, presidente del Ciatdm, il Coordinamento internazionale delle associazioni per la tutela dei diritti dei minori. 

"Fermo restando - premette Passaseo - che il comportamento tenuto dalle forze dell'ordine in questa triste ed amara vicenda e' esecrabile e da condannare", deve essere tenuta nella debita considerazione anche la tipologia dei provvedimenti assunti dall'autorita' giudiziaria competente. 

"In 22 anni di attivita' a difesa dei minori e della famiglia - ammette il presidente del Ciatdm - mai mi era successo di vedere scene simili di utilizzo delle forze di polizia. Ma un altro aspetto dell'allontanamento dei bambini dalle loro famiglie, aspetto che solo gli addetti ai lavori conoscono, e' la frequente esistenza di una clausola in cui si autorizza la richiesta di utilizzo anche della forza pubblica da parte dell'ente che da' esecutivita' al decreto dei tribunali per i minorenni". Si tratta di "una prassi ormai consolidata che da anni viene perpetrata in danno dei bambini. A questo punto da condannare non e' solo l'operato delle forze di polizia, ma anche quello dell'ente che da' esecutivita' al decreto emesso dal tribunale e quello del tribunale stesso"

Per Passaseo, oltre a quelle degli operatori, "esistono delle responsabilita' anche dei genitori che ancora si fanno guerra mediatica. Ora non resta altro che domandarsi chi ripaghera' i danni ed i traumi causati a questo bambino trattato alla stregua di un criminale e a tutti i compagni di scuola che hanno assistito alla scena. 

Dov'e il tanto decantato interesse del minore che i giudici assicurano di voler difendere?"

    (AGI) Bas 121714 OTT 12 NNNN




giovedì 11 ottobre 2012

Nicole Dark - "Ciao, Cappuccetto Rosso!"

Introduzione


Ci affidiamo a una metafora per presentarvi l’autrice di questo romanzo, consapevoli che dia un’immagine poetica fedele al significato del libro. Nicole Dark è un’abile tessitrice.


Su un ordito classico caratterizzato dalla divisione in tre parti, l’autrice intreccia fili di “trama” dalla valenza contemporanea: il tessuto narrativo apparentemente caotico delle prime battute è così sapientemente composto e sistemato nello sviluppo della storia, risultando alla fine chiaro e ordinato. Lo stile narrativo è avvincente, crea incertezza e stimola la curiosità con un ritmo apparentemente frazionato, creando uno stimolo emozionale per divorare le pagine.

Il lettore, attratto da similitudini strutturali più che formali con il noto capolavoro di Perrault, intraprenderà questa lettura con quel fare curioso e quell’atteggiamento leggero e fuorviante proprio di chi conosce la meta ma non ricorda la strada.

Da questa premessa, ci teniamo a sottolineare che il lavoro di Nicole Dark ha tutti gli elementi del thriller: ha la suspense che provoca brividi e angosce, così come stimola fin dalle prime pagine il processo di adesione del lettore, inducendogli quesiti incalzanti e spingendolo verso soluzioni logico-deduttive a carattere lineare. I colpi di scena improvvisi destabilizzano il lettore e convergono la sua attenzione sempre su obiettivi nuovi e impensati, spingendolo a cercare una soluzione più nell’improbabile che nel razionale. Al momento della scelta il corvo, elemento esterno e deus ex machina, mostrerà la via...

Con abilità, nel rapido sviluppo della trama, la “Nicole - tessitrice” offre con dovizia ogni minima sfumatura psicologica dei personaggi, tra cui risalta la figura di Cappuccetto Rosso la quale, mossa dall’istinto di soddisfare i bisogni primordiali d’amore e di fame, sperimenta percorsi inconsueti, inusuali, a volte difficili, che esprimono sofferenza e lacerazione interna, e dilaniano la psiche fino a confonderle l’identità.
Anche l’aspetto fisico dei personaggi è a supporto della caratterizzazione psicologica, affinché il lettore non possa mai confondere un personaggio con l’altro.


I temi della narrazione sono delicatamente in bilico tra la tradizionale ricerca di un ordine familiare e un rivoluzionario modo di attuarlo. È interessante notare come le protagoniste femminili abbiano un diverso concetto di nucleo familiare, che le porta a dimostrazioni affettive a volte esacerbate e illogiche, quasi a dimostrazione d’un predominio istintuale sulla componente razionale.
Una forte valenza hanno i temi della memoria e del tempo che, intrecciandosi nel telaio, contribuiscono a costruire e strutturare l’identità d’una psiche altalenante: Demi.

Leggendo, si instaura con il lettore un processo di memoria involontaria che, riportando alla mente esperienze già vissute (o mai volute vivere), acuisce il procedimento di adesione del lettore, poiché le profondità psichiche dei personaggi altri non sono che spaccati dell’animo umano in genere e, come tali, ci appartengono. Concludendo, l’autrice ci offre il “suo” romanzo il quale, attraverso un’attenta lettura e introspezione, diviene nostro.

Nell’augurarvi una buona lettura, vorremmo lasciarvi in dono una frase che vi tornerà utile quando tutto sembrerà aver raggiunto l’ordine sperato e anche voi, pensando a Cappuccetto Rosso, concorderete con il maestro L. Pirandello che, prima che la tela scenda sul “Così è (se vi pare)”, fa dire alla protagonista:

“Io sono colei che mi si crede”.


Annamaria Venturini, Alessandro Benincampi





Nicole Dark, scrittrice di romanzi a carattere sociale, senza mai abbandonare la suspense del thriller con epiloghi inaspettati!

Leggi il suo ultimo capolavoro "Ciao, Cappuccetto Rosso!" potrai acquistarlo cliccando qui [leggi il libro]





sabato 22 settembre 2012

BUONGIORNO con EMANUEL 2




Eccoci qui cari amici a ricordarvi che domani, domenica 23 settembre dalle ore 9.30 
ci sarà la seconda puntata post-ferie 2012 del Buongiorno con Emanuel.





Da moltissimi anni il nostro caro direttore Emanuel conduce questo programma che è praticamente un enorme calderone dove potete veramente trovare di tutto!

Dalle ricette sfiziose di Mamma Sofia ai numeri del Lotto con lo stupefacente Ivan che ogni domenica ci offre veramente un simpatico modo per fare qualche "soldino" e non vogliamo ascoltare lo splendido Maurizio Russo e le sue poesie?

ed ancora interviste con vari personaggi pubblici, senza dimenticare l'opinione di Nicole Dark grande scrittrice di Romanzi Thriller...e tanti altri interventi che qui non sto ad elencare ma che vi potranno far trascorrere qualche ora in tutta serenità.

Serenità si!...perchè il Buongiorno con Emanuel è anche tanta musica che ci accompagnerà piacevolmente al risveglio o mentre facciamo qualsiasi cosa!

....dimenticavo, quasi dimenticavo che potrete anche ascoltare l'Oroscopo della settimana di....AstroVal!


quindi collegatevi, se vivete in Calabria zona Crotone:

sulla frequenza 91.300 Fm da Cotronei nella provincia di Crotone!

se invece vivete da tutt'altra parte vi potete collegare sul web:



avrete modo anche di entrare in chat e conoscere gli amici della radio.


Vi aspetto....Vi aspettiamo numerosi ogni domenica mattina dalle 9.30 fino alle 12.30!!!



venerdì 21 settembre 2012

CONVEGNO "La protezione dell'infanzia e la Convenzione di Lanzarote"

Venerdì 28 Settembre 
alle ore 18.30

Nella splendida città di Matino, in provincia di Lecce, presso la sala convegni della Cantina Sociale del Comune


si terrà il Convegno
LA PROTEZIONE DELL'INFANZIA e LA CONVENZIONE DI LANZAROTE





Presiede 
Dott. Cosimo Tiziano Cataldi

Introducono
Dott Vittorio Inguscio
Massimo Andrea de Marco
Aurelia Passaseo

Intervengono
Sen. Laura Allegrini
Dott.ssa Elvira D'Amato
Dott.ssa Maria Cristina Rizzo
Dott.ssa Maria Rita Verardo
Dott.ssa Luigia Morciano
Dott. Mario Buffa
Prof.ssa Giovanna Marchio

Modera e Conclude
Dott. Carlo Errico





Tale evento segue di pochi giorni l'approvazione definitiva da parte dell'Aula del Senato della Convenzione di Lanzarote!


Un passo in più per una protezione dell'infanzia !
Siete tutti invitati a partecipare!