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giovedì 11 ottobre 2012

Nicole Dark - "Ciao, Cappuccetto Rosso!"

Introduzione


Ci affidiamo a una metafora per presentarvi l’autrice di questo romanzo, consapevoli che dia un’immagine poetica fedele al significato del libro. Nicole Dark è un’abile tessitrice.


Su un ordito classico caratterizzato dalla divisione in tre parti, l’autrice intreccia fili di “trama” dalla valenza contemporanea: il tessuto narrativo apparentemente caotico delle prime battute è così sapientemente composto e sistemato nello sviluppo della storia, risultando alla fine chiaro e ordinato. Lo stile narrativo è avvincente, crea incertezza e stimola la curiosità con un ritmo apparentemente frazionato, creando uno stimolo emozionale per divorare le pagine.

Il lettore, attratto da similitudini strutturali più che formali con il noto capolavoro di Perrault, intraprenderà questa lettura con quel fare curioso e quell’atteggiamento leggero e fuorviante proprio di chi conosce la meta ma non ricorda la strada.

Da questa premessa, ci teniamo a sottolineare che il lavoro di Nicole Dark ha tutti gli elementi del thriller: ha la suspense che provoca brividi e angosce, così come stimola fin dalle prime pagine il processo di adesione del lettore, inducendogli quesiti incalzanti e spingendolo verso soluzioni logico-deduttive a carattere lineare. I colpi di scena improvvisi destabilizzano il lettore e convergono la sua attenzione sempre su obiettivi nuovi e impensati, spingendolo a cercare una soluzione più nell’improbabile che nel razionale. Al momento della scelta il corvo, elemento esterno e deus ex machina, mostrerà la via...

Con abilità, nel rapido sviluppo della trama, la “Nicole - tessitrice” offre con dovizia ogni minima sfumatura psicologica dei personaggi, tra cui risalta la figura di Cappuccetto Rosso la quale, mossa dall’istinto di soddisfare i bisogni primordiali d’amore e di fame, sperimenta percorsi inconsueti, inusuali, a volte difficili, che esprimono sofferenza e lacerazione interna, e dilaniano la psiche fino a confonderle l’identità.
Anche l’aspetto fisico dei personaggi è a supporto della caratterizzazione psicologica, affinché il lettore non possa mai confondere un personaggio con l’altro.


I temi della narrazione sono delicatamente in bilico tra la tradizionale ricerca di un ordine familiare e un rivoluzionario modo di attuarlo. È interessante notare come le protagoniste femminili abbiano un diverso concetto di nucleo familiare, che le porta a dimostrazioni affettive a volte esacerbate e illogiche, quasi a dimostrazione d’un predominio istintuale sulla componente razionale.
Una forte valenza hanno i temi della memoria e del tempo che, intrecciandosi nel telaio, contribuiscono a costruire e strutturare l’identità d’una psiche altalenante: Demi.

Leggendo, si instaura con il lettore un processo di memoria involontaria che, riportando alla mente esperienze già vissute (o mai volute vivere), acuisce il procedimento di adesione del lettore, poiché le profondità psichiche dei personaggi altri non sono che spaccati dell’animo umano in genere e, come tali, ci appartengono. Concludendo, l’autrice ci offre il “suo” romanzo il quale, attraverso un’attenta lettura e introspezione, diviene nostro.

Nell’augurarvi una buona lettura, vorremmo lasciarvi in dono una frase che vi tornerà utile quando tutto sembrerà aver raggiunto l’ordine sperato e anche voi, pensando a Cappuccetto Rosso, concorderete con il maestro L. Pirandello che, prima che la tela scenda sul “Così è (se vi pare)”, fa dire alla protagonista:

“Io sono colei che mi si crede”.


Annamaria Venturini, Alessandro Benincampi





Nicole Dark, scrittrice di romanzi a carattere sociale, senza mai abbandonare la suspense del thriller con epiloghi inaspettati!

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