per favore
Salvatemi da quei tipi li
dai loro confortevoli volti levigati
dalla loro rilassata sfrontatezza,
dalle loro gambe accavallate,
dalle loro scarpe di tela,
dai loro stomaci protundenti,
dalle loro menti ottuse,
dalla loro gelida cortesia,
dai loro pallidi sorrisi,
dal loro superfluo armeggio
col nostro tempo,
dal loro ingresso nella nostra vita
tramite terzi.
dio, la gente orrenda con cui hai
a che fare
solo perché del tutto solo
non vuoi stare.
questi zucconi,
questi boccaloni,
questi invertebrati,
e le loro insopportabili
visitine
dietro le tapparelle,
rosicchiando cibarie,
centellinando il vino,
coi loro culi ingombranti
spaparanzati da qualche parte,
sempre disposti a fermarsi un giorno in più,
una settimana in più,
una vita in più,
così contenti,
deliziati
alla tua vista,
salvati per puro caso
dalla tua furia,
ingrassano davanti ai tuoi occhi
imbottendosi la bocca
di olive, frutta e patatine
sorridendo con labbra
turgide di vino...
qualcuno magari ci vede qualcosa
in quei tipi lì,
o ha bisogno di qualcosa
da loro
ma io rabbrividisco
fino alle mie sporche budella
incredulo
a quel che ho
davanti.
tanto quelli di nulla s'accorgono,
sbadigliano,
e stiracchiano le gambe
fino a occupare il mio
spazio.
Nato in Germania nel 1920, si trasferisce a Los Angeles all'età di 2 anni. La vita in questo nuovo paese non è semplice, la situazione familiare non è delle più felici, racconterà queste vicende nel suo romanzo "Panino al prosciutto". Negli anni successivi fa molti lavori spendendo tutto quello che ha per bere. Cambia continuamente città e dopo varie esperienze, sia lavorative che sentimentali,scrive Factotum e Post Office.
Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.
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