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lunedì 28 novembre 2016

Emily Dickinson - Invidio i mari che lui attraversa



Emily Dickinson

Invidio i mari che lui attraversa




Invidio i mari che lui attraversa 
invidio i raggi delle ruote
della carrozza che lo porta in giro 
invidio le curve colline
che osservano il suo viaggio.
Tutti possono vedere facilmente
quel che invece - ah, cielo 
a me è vietato assolutamente.

Invidio i nidi dei passeri
che punteggiano le sue lontane grondaie 
la mosca soddisfatta sul suo vetro 
e le foglie felici - felici 

che fuori dalla sua finestra
scherzano approvate dall'estate 
gli orecchini di Pizarro
non potrebbero acquistare ciò per me.

Invidio la luce che lo sveglia 
e le campane che gli annunciano con forti
rintocchi il mezzogiorno. Fossi io
per lui il mezzogiorno.

Ma mi vieto di fiorire 
e annullo la mia ape 
per paura che il mezzogiorno
sprofondi me e Gabriele nella notte infinita.




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegiavano un linguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).


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