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domenica 16 marzo 2014

Nicole Dark - 16 marzo 1978, la strage di via Fani e il sequestro di Aldo Moro: ancora misteri



Il 16 marzo 1978 Via Fani, 35 anni dopo.

 Ricorre oggi l'anniversario dell'azione di fuoco brigatista che si concluse con il sequestro del presidente della Dc Aldo Moro e l'uccisione dei cinque uomini della scorta. 

Sono le 9,02 del 16 marzo 1978 quando scatta l'operazione dei terroristi. 

Tutto finisce tre minuti più tardi. 

 Il gruppo che opera è formato da circa 19 terroristi: 9 per sparare, 6 alla guida e 4 di copertura. Vengono colpiti prima l'appuntato Domenico Ricci e Oreste Leonardi, poi dal lato sinistro della strada, i terroristi aprono il fuoco contro l'Alfetta uccidendo Raffaele Iozzino, sceso con la pistola d'ordinanza dall'auto, Giulio Rivera, e ferendo gravemente Francesco Zizzi, che morirà poco dopo al Policlinico Gemelli.

Sui fatti di via Fani ''non è ancora emersa tutta la verità: l'ipotesi che ci sia stata una sorta di congiura si fa sempre più sicura'', dice Ferdinando Imposimato, dal 1978 al 1984 giudice istruttore del processo Moro. Nel giorno del ricordo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha disposto la deposizione di una corona di fiori in via Fani. 

Quel giorno iniziò la crisi della prima Repubblica si è detto

E anche noi oggi dobbiamo pensare oltre ad Aldo Moro, agli uomini della scorta che morirono mentre facevano il loro dovere sacrificandosi, in quel brutto periodo degli anni di piombo della nostra Italia.






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