Una banca dati nazionale del dna di tutti i cittadini italiani.
A chiederla e' il Ciatdm, Coordinamento internazionale delle associazioni a tutela dei diritti dei minori, nella convinzione che questa sia la sola strada per "snellire e velocizzare le indagini" al fine di identificare i responsabili di "gravissimi ed efferati reati quali l'omicidio, le violenze, l'abuso sessuale su minori".
"Stiamo elaborando una proposta di legge in tal senso", hanno annunciato il presidente e il vicepresidente del Coordinamento,Aurelia Passaseo e Roberto Stendardo: "appena pronta, sara' inoltrata ai vari gruppi parlamentari di Camera e Senato".
Passaseo ricorda, tra gli altri, il caso dell'uccisione di Yara Gambirasio: per l'identificazione di Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere perche' sospettato di essere l'assassino, "sono stati determinanti i prelievi del Dna di tutti gli abitanti della zona: e' solo cosi' che a distanza di anni, grazie all'esame delle macchie di sangue sugli slip di Yara, si e' giunti ad isolare il profilo genetico dell'uomo".
Secondo il Ciatdm, la banca data dovrebbe essere istituita presso il ministero dell'Interno ed essere consultabile solo dagli inquirenti e dalle forze dell'ordine:
il prelievo del Dna sarebbe fatto nel rispetto della legge sulla privacy con le garanzie gia' previste, ad esempio, dalla legge sulla donazione degli organi.
(AGI)Bas131618 SET 14NNNN
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