In Gran Bretagna, in Francia, in Germania, in Spagna, in Turchia – per non parlare degli Stati Uniti – il giorno dopo aver votato, i cittadini sanno chi li governerà per i prossimi anni e in pochi giorni il governo é nella pienezza delle sue funzioni. Noi italiani, invece, nonostante la “Costituzione più bella del mondo” decantata dalla retorica conformista, a più di un mese dal voto sappiamo solo che rischiamo di tornare presto alle urne.
Da almeno trent’anni tutti convengono sulla necessità di rendere efficiente, funzionale e moderno il nostro ammuffito sistema istituzionale ma mai si riesce a combinare qualcosa. Infatti, ogni parte politica fa generalmente proposte di riforma che ritiene possano favorirla, proposte che perciò vengono respinte dagli altri. Un penoso balletto che alla fine lascia tutto come prima, un sistema istituzionale nato 65 anni fa riprendendo lo schema ottocentesco dello Statuto albertino. Un minuetto ridicolo e inconcludente, assolutamente inadatto a una moderna democrazia, che ci rende patetici agli occhi degli osservatori internazionali.


Infatti chi è generoso, si fa da parte e capisce di non essere stato in grado di affrontare i problemi del Paese. E penso che noi Italiani, il voto dovremmo darlo a chi non lo vuole. E sapete perché? Perché solo chi è umile da non volere il potere ha le caratteristiche necessarie nel riuscire a governare l’Italia.
E concludo:
E ricordatevi onorevoli, che dopo i minuetti, le danze si chiudono!
Ma è proprio strano il mestiere del politico!
Nicole Dark

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