Alda Merini
Le parole di Aronne
erano un caldo pensiero
un balsamo sulle ferite
degli ebrei sofferenti;
a noi nessuno parlava
se non con calci e pugni,
a noi nessuno dava la manna.
Le parole di Aronne
erano come spighe,
crescevano nel deserto
dove fioriva la fede;
da noi nulla fioriva
se non la smorta pietà
di chi ci stava vicino
e il veto antico ancestrale
dei paludati d’inferno.
A noi nessuno parlava;
eppure eravamo turbe
turbe golose assetate
di bianchi pensieri.
Lì dentro nessuno
orava piangendo
sulla barba del vecchio Profeta
e Mosè non sprofondò mai
nel nostro inferno leggiadro
con le sue leggi di pietra.
Alda Merini [Alda Giuseppina Angela Merini] nasce a Milano il 21 marzo del 1931, la sua sensibilità e malinconia la porta ad una esperienza di internamento nel 1947. La sua vita è costellata di esperienze più o meno forti che si possono ritrovare nelle sue opere (terra santa - l'altra verità. Diario di una diversa - caffè sui navigli - reato di vita. Autobiografia e poesie) fantastiche e molto significative. « Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. »(Alda Merini, La pazza della porta accanto)
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