Et Voilà
Un marinaio ha lasciato il mare
il suo battello ha lasciato il porto
e il re ha lasciato la regina
un avaro ha lasciato il suo oro
... et voilà
una vedova che lascia il suo lutto
una pazza che lascia il manicomio
e il tuo sorriso che lascia le mie labbra
... et voilà
Tu mi lascerai
tu mi lascerai
tu mi lascerai
tu tornerai a me
tu mi sposerai
tu mi sposerai
Il coltello sposa la piaga
l'arcobaleno sposa la pioggia
il sorriso sposa le lacrime
le carezze sposano le minacce
... et voilà
E il fuoco sposa il ghiaccio
e la morte sposa la vita
come la vita sposa l'amore
Tu mi sposerai
tu mi sposerai
tu mi sposerai.
Nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo. Conosce, da giovanissimo, André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, della Federazione Teatro Operaio. Tra il 1932 e il 1936 inizia le sue collaborazioni cinematografiche. Dopo un grave incidente, nel 1948, si trasferisce con la famiglia a Sanit Paul de Vence dove rimane fino al 1951.
I temi preferiti, nella sua poesia, sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, ma anche l'umorismo e la satira contro i potenti. Ricordiamo fra i tanti suoi successi: Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie. Muore a Parigi nel 1977.
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