Charles Bukowski
My cats
Lo so. Lo so.
Sono limitati, hanno diverse
esigenze e
preoccupazioni
ma io li guardo e apprendo.
Mi piace il poco che sanno
che in fin dei conti
è molto.
Si lamentano ma
non si angustiano,
avanzano con sorprendente dignità.
dormono con una tale semplicità
che agli umani sfugge.
I loro occhi sono
più belli dei nostri
e possono dormire per venti ore
al giorno
senza esitazione o
rimorso.
Quando mi sento
abbattuto
devo solo guardare
i miei gatti
e mi torna il coraggio.
Studio queste
creature.
Sono i miei
maestri.
I know. I know.
they are limited, have different
needs and
concerns.
but I watch and learn from them.
I like the little they know,
which is so
much.
they complain but never
worry,
they walk with a surprising dignity.
they sleep with a direct simplicity that
humans just can’t
understand.
their eyes are more
beautiful than our eyes.
and they can sleep 20 hours
a day
without
hesitation or
remorse.
when I am feeling
low
all I have to do is
watch my cats
and my
courage
returns.
I study these
creatures.
they are my
teachers.

Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.
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