Conferenza stampa di presentazione degli emendamenti al Disegno Di Legge 770 (Vaccini) in discussione in Commissione Sanità del Senato.
Trieste, 23 marzo 2019 - COMUNICATO STAMPA
All'odierna conferenza stampa hanno presenziato Aurelia Passaseo, Presidente del C.I.A.T.D.M., l'avv. Alessandra Devetag, referente provinciale del Coordinamento e Graziano Ugenti, Presidente dell'Associazione Piano B.
La Presidente Passaseo comunica l'invio alla commisione Sanità degli emendamenti al DDL 770/18, formulati dall'avv Devetag in nome del Coordinamento. Il disegno di legge, attualmente al vaglio del Senato, dovrebbe superare il D.L. Lorenzin sull'obbligo vaccinale ma, in realtà, prevede, in particolar modo in alcuni emendamenti proposti, la possibilità di espandere l'obbligo anche a ulteriori fasce di età, comminando sanzioni quali addirittura l'espulsione dalla scuola dell'obbligo.
L'avv. Devetag illustra gli emendamenti proposti, con particolare attenzione al necessario recupero di un sereno dibattito sul tema vaccinale, ad oggi reso impossibile a causa della posizione assunta dalla FNOMCeO con il "Documento sui Vaccini" licenziato il 08/07/2016, nel quale si stabilisce che commette illecito disciplinare il medico che sconsigli qualunque vaccino. Ciò costituisce, di fatto, un attentato alla libera manifestazione del pensiero da parte degli operatori sanitari, una violazione del codice deontologico medico che impone agli stessi di agire in scienza e coscienza, e , di fatto, l'imposizione di un approccio dogmatico e scientista, questo sì tipico di epoche passate, che imbavagliando il dissenso, dietro minaccia di ripercussioni, finge poi di fondarsi sull'unanime consenso di una astratta "comunità scientifica".
Graziano Ugenti affronta, in chiusura, il tema dal punto di vista dei genitori, destinatari di informazioni contraddittorie, impossibilitati, per i motivi sopra esposti, ad un confronto schietto sul tema con gli operatori sanitari, scavalcati nelle loro prerogative genitoriali.
Si trovano così, di fatto, costretti a privilegiare una astratta "tutela collettiva" al bene del proprio figlio, pena l'emarginazione di quest'ultimo.
Ugenti evidenzia inoltre che pendono in fase di indagini preliminari alcuni procedimenti penali per commercializzazione di farmaci non conformi ed il principio di precauzione imporrebbe di attendere gli esiti di queste indagini prima di costringere la popolazione, specialmente quella pediatrica, ad assumerli.
La Presidente Passaseo, in chiusura, precisa che il Coordinamento non aderisce ad alcuna corrente favorevole o contraria alle vaccinazioni ma si batte unicamente per la tutela del minore e per l'attuazione della Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo che vieta la discriminazione di un bambino per qualunque ragione, ivi comprese le scelte sanitarie dei genitori.
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