Per non dimenticare: le foibe
Il 10 febbraio, deve essere un giorno per ricordare, per capire e condividere la memoria di quella che è stata una vera e propria opera di pulizia etnica nei confronti degli italiani ad opera dei partigiani comunisti dell'esercito jugoslavo di Tito. Una terribile pagina di storia che portò migliaia di nostri connazionali ad essere rastrellati, deportati ed uccisi solo perché italiani. Voglio ricordare: Norma Cossetto che è diventata il simbolo delle foibe.
Norma Cossetto era una splendida ragazza di 24 anni di Visinada, Istria, laureanda in lettere e filosofia. In quel periodo girava in bicicletta per i comuni dell'Istria per preparare il materiale per la sua tesi di laurea.
Il 25 settembre 1943 un gruppo di partigiani irruppe in casa Cossetto razziando ogni cosa. Entrarono perfino nelle camere, sparando sopra i letti per spaventare le persone. Il giorno successivo prelevarono Norma. Venne condotta prima nella ex caserma dei Carabinieri di Visignano dove i capibanda la rinchiusero nella ex caserma della Guardia di Finanza a Parenzo assieme ad altri parenti, conoscenti ed amici.
Dopo un paio di giorni, vennero tutti trasferiti durante la notte e trasportati con un camion nella scuola di Antignana, dove Norma iniziò il suo vero martirio. Fissata ad un tavolo con alcune corde, venne violentata continuamente da diciassette aguzzini, quindi gettata nuda nella Foiba poco distante, sulla catasta degli altri cadaveri degli istriani. Una signora di Antignana che abitava di fronte, sentendo dal primo pomeriggio urla e lamenti, verso sera, appena buio, osò avvicinarsi alle imposte socchiuse. Vide la ragazza legata al tavolo e la udì, distintamente, invocare pietà.
Non si parla mai delle Foibe perché quelle pagine di storia sono state strappate. O meglio non sono mai state scritte. Questa tragedia, che è stata compiuta dai comunisti della Jugoslavia, con la complicità dei comunisti italiani, deve essere ricordata assieme a tutti gli altri orrori della storia. Dopo aver istituito la giornata in ricordo dell'olocausto, il 27 gennaio, l'orrore più grande dell'umanità, è giusto ricordare anche la tragedia delle Foibe.
Una volta lessi in un libro che le foibe erano dei fossili nella zona carsica!
Le foibe in realtà sono delle cavità naturali, dei pozzi naturali tipici dell’altipiano alle spalle di Trieste e dell’Istria, il Carso.
Ancora un dolore tutto italiano quindi da rinnovare nella Giornata del Ricordo delle Foibe che cade oggi domenica 10 febbraio 2013. E quindi il ricordo va a migliaia di persone, colpevoli di essere italiane o contrarie al regime comunista di Tito che furono gettate, alcune dopo essere state fucilate, alcune ancora vive, in queste cavità naturali per mano dei partigiani di Tito alla fine della Seconda guerra mondiale.
Circa 1.000 sono state le salme esumate ma molte foibe sono irraggiungibili, alle quali vanno aggiunte più di 3.000 scomparse nei gulag (campi di concentramento) di Tito.
Commemorazione quindi, delle vittime dei massacri delle foibe, e l'esodo forzato di 350 mila persone giuliano-dalmata, sono le pagine più tristi della storia del secolo passato.
E' un tema controverso che ricorda uno dei momenti di delirio della follia umana declinata nei suoi aspetti più crudeli e, malgrado dagli avvenimenti storici sia passato oltre mezzo secolo, il ricordo è molto vivo nella memoria di chi quei giorni li ha vissuti. Vorrei concludere dicendo che
c'è una verità che nessuno potrà mai confutare: la sofferenza e l'assurdità dell'agire dell’uomo, quale che sia il "movente ideologico" che guida i suoi sentimenti e le sue azioni.
Nicole Dark
Nicole Dark, scrittrice di romanzi a carattere sociale, senza mai abbandonare la suspense del thriller con epiloghi inaspettati!
Leggi il suo ultimo capolavoro "Ciao, Cappuccetto Rosso!" potrai acquistarlo cliccando qui [leggi il libro]
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.