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mercoledì 23 aprile 2014

PABLO NERUDA - Come una marea



PABLO NERUDA  

Come una marea...








È come una marea, quando lei fissa su me
i suoi occhi neri,
quando sento il suo corpo di creta bianca e mobile
tendersi e palpitare presso il mio,
è come una marea, quando lei è al mio fianco.

Disteso davanti ai mari del Sud ho visto 
arrotolarsi le acque ed espandersi 
incontenibilmente
fatalmente
nelle mattine e nei tramonti.

Acqua delle risacche sulle vecchie orme, 
sulle vecchie tracce, sulle vecchie cose, 
acqua delle risacche che dalle stelle 
s'apre come una rosa immensa, 
acqua che va avanzando sulle spiagge come 
una mano ardita sotto una veste, 
acqua che s'inoltra in mezzo alle scogliere, 
acqua che s'infrange sulle rocce, 
e come gli assassini silenziosa, 
acqua implacabile come i vendicatori 
acqua delle notti sinistre
sotto i moli come una vena spezzata, 
o come il cuore del mare
in una irradiazione tremante e mostruosa

È qualcosa che dentro mi trasporta e mi cresce
immensamente vicino, quando lei è al mio fianco,
e come una marea che s'infrange nei suoi occhi
e che bacia la sua bocca, i suoi seni, le mani.

Tenerezza di dolore e dolore d'impossibile, 
ala dei terribili
che si muove nella notte della mia carne e della sua 
come un'acuminata forza di frecce nel cielo.

Qualcosa d'immensa fuga, 
che non se ne va, che graffia dentro, 
qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi, 
qualcosa che, contro tutto s'infrange, contro tutto, 
come i prigionieri contro le celle!

Lei, scolpita nel cuore della notte, 
dall'inquietudine dei miei occhi allucinati, 
lei, incisa nei legni del bosco
dai coltelli delle mie mani, 
lei, il suo piacere unito al mio, 
lei, gli occhi suoi neri, 
lei, il suo cuore, farfalla insanguinata
che con le due antenne d'istinto m'ha toccato!

Non sta in questo stretto altopiano della mia vita! 
È come un vento scatenato!

Se le mie parole trapassano appena come aghi 
dovrebbero straziare come spade o come aratri!

È come una marea che mi trascina e mi piega, 
è come una marea, quando lei è al mio fianco!


Nato in Cile nel 1904 è una delle voci più significative del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza, la sua prima raccolta è del 1923 "Crepuscolo". Dopo aver trascorso un periodo in Spagna durante la guerra civile ritorna in Cile, si iscrive al partito comunista e viene eletto senatore. Costretto all'esilio, dal quale scrive un numero notevole di opere, nel 1952 ritorna in Cile, sostiene l'elezione di Allende e ottiene l'incarico di ambasciatore del Cile in Francia. Nel 1971 riceve il premio Nobel per la letteratura...muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.


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