CHARLES BUKOWSKI
Questo nostro mondo
[da la Canzone dei folli]
[da la Canzone dei folli]
strano, nevvero?
non puoi
paragonarlo
con niente
altro
eppure impari
in fretta
che c'è
qualcosa di sbagliato
nel mondo
e nella gente
che
ci vive.
vuoi
essere giusto
obiettivo
ma quando
scopri quello
che ci fa
e le scelte
che ci
impone,
le strade in cui ci tocca
camminare,
quello che ci fa vedere,
sentire,
sopportare,
giorno e notte,
giorno dopo giorno,
anno dopo anno,
allora,
brutto dio,
non c'è niente
che puoi paragonare neanche
a questo
sicchè non puoi
esattamente dire
che è uno schifo
ma perchè diavolo
lo sembra?
per esempio
infilarsi
le scarpe
al mattino
è come dover
scavalcare
una
montagna.
sì,
vorrà dire
che è colpa nostra.
vorrà dire
che siamo malati.
vorrà dire
che è proprio
così
sebbene non ci sia
niente con cui
paragonare
neanche
noi.
malati.
insensibili.
nati in questa
luce
e gloria portentose,
le
imbavagliamo,
le
rigettiamo
mentre le api
e le farfalle
più che mai
trasportano
il loro
polline
fottuto.
Nato in Germania nel 1920, si trasferisce a Los Angeles all'età di 2 anni. La vita in questo nuovo paese non è semplice, la situazione familiare non è delle più felici, racconterà queste vicende nel suo romanzo "Panino al prosciutto". Negli anni successivi fa molti lavori spendendo tutto quello che ha per bere. Cambia continuamente città e dopo varie esperienze, sia lavorative che sentimentali,scrive Factotum e Post Office.
Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.