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lunedì 17 agosto 2015

Hermann Hesse - il mio gaio amore



HERMANN HESSE

Il mio gaio amore





Il mio gaio amore mi ha lasciato.
Nuovamente l'ho cercato in tutti i vicoli,
lei però giaceva già lontano da me
in un bosco luminoso di betulle
e si rallegrava della sua bellezza
e stirava le sue lunghe ed aggraziate membra.

Là ora si diverte con coboldi ed elfi,
lascia sul suo candido collo
scorrere i riccioli lunghi,
raccoglie genziane per passare il tempo
e di notte lascia che il chiaro di luna
bagni il suo corpo luminoso.

Io però aspetto ora con calma,
chiudo con cura porte e finestre
e mi sdraio su cuscini senza calore.
Se, sazia dei verdi giorni,
avrà trovato la via del ritorno,
dovrà dapprima bussare.



Nasce a Calw, in Germania nel 1877, dopo aver abbandonato gli studi in seminario prosegue la sua formazione da autodidatta, fu uno spirito ribelle e polemico contro ogni valore istituzionalizzato. Le sue opere, incentrare su personaggi alla ricerca di se stessi hanno affascinato intere generazioni. Nel 1946 viene insignito del premio Nobel per la Letteratura. I primi romanzi: Peter Camenzind e Sotto la Ruota. 

Influenzato anche dalle teorie di Jung va alla ricerca di nuovi valori in alternativa a quelli tradizionali. Le sue opere più celebri sono: Demina, Siddharta, Lupo della steppa, Narciso e Boccadoro, Il gioco delle perle di vetro. Muore a Lugano nel 1962, il giorno prima della sua morte scrive la poesia "scricchiolio di un ramo spezzato"

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