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lunedì 25 aprile 2016

Charles Bukowski - Furbi




Charles Bukowski 

Furbi




I furbi scendono la corrente come pesci bianchi 
sulla cresta d'acque blu, oltre le rapide. 
I furbi, con le loro gole e sopracciglia da furbi, 
i loro furbi peli nel naso, entrambe le scarpe allacciate, tutte le tragedie cancellate, 
denti splendenti. 
I furbi non si scompongono. Anche le loro morti sono morti al quadrato, furbi furbi furbi. 
Hanno case migliori, auto migliori, risate migliori. 
Persino i loro incubi sono sogni sgargianti. 
Questi furbi ti siedono di fronte, con un sorriso pulito, che li riempe, financo i capelli sprizzano nitore. 
Quanto ho vissuto e quanti ne ho visti. 
Sapete cos'è davvero la morte? 
È uno di questi furbi rottinculo che ti stringe la mano e ti abbraccia. 
Sapete cos'è davvero la morte? 
Venite a vedermi mentre allungo la carta di credito 
al cameriere disprezzandovi. O peggio.



Nato in Germania nel 1920,  si trasferisce a Los Angeles all'età di 2 anni. La vita in questo nuovo paese non è semplice, la situazione familiare non è delle più felici, racconterà queste vicende nel suo romanzo "Panino al prosciutto". Negli anni successivi fa molti lavori spendendo tutto quello che ha per bere. Cambia continuamente città e dopo varie esperienze, sia lavorative che sentimentali,scrive Factotum e Post Office.
Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.

lunedì 18 aprile 2016

Kahlil Gibran - E quando nacque la mia gioia


E quando nacque la mia gioia

 Kahlil Gibran



E quando nacque la mia gioia, la strinsi tra le braccia 
e salii sul tetto di casa a gridare:
«Venite, miei vicini, venite a vedere,
poiché in questo giorno per me è nata la gioia. 
Venite a vedere questa creatura felice, che ride nel sole».
Ma nessuno dei miei vicini venne a vedere la mia gioia, 
e fu grande il mio stupore.

E ogni giorno per sette lune stetti a proclamare la mia gioia
dal tetto di casa e tuttavia nessuno mi badava. 
E la mia gioia ed io eravamo soli, 
senza che nessuno venisse mai a cercarci o a farci visita.
Allora la mia gioia diventò pallida e fragile, 
perché nessun altro cuore, tranne il mio, 
era investito della sua amabile grazia 
e nessun' altra bocca baciava la sua bocca.
E la mia gioia morì di solitudine.

E ora sto a ricordare la mia morta gioia 
solo ricordando il mio morto dolore. 
Ma il ricordo è una foglia d'autunno che mormora
per qualche istante nel vento e poi non si ode più.






Nasce a Bsharri, in Libano, il 6 dicembre 1883, le sue opere si diffusero ben presto oltre il suo paese d'origine diventando un mito fra i giovani che consideravano i suoi scritti come breviari mistici. Il suo intento, riuscito, è stato quello di unire la civiltà occidentale a quella orientale. Muore a New York il 10 aprile 1931.


lunedì 11 aprile 2016

Alda Merini - Le Parole di Aronne


Le Parole di Aronne

Alda Merini





Le parole di Aronne 
erano un caldo pensiero 
un balsamo sulle ferite 
degli ebrei sofferenti; 
a noi nessuno parlava 
se non con calci e pugni, 
a noi nessuno dava la manna. 
Le parole di Aronne 
erano come spighe, 
crescevano nel deserto 
dove fioriva la fede; 
da noi nulla fioriva 
se non la smorta pietà 
di chi ci stava vicino 
e il veto antico ancestrale 
dei paludati d’inferno. 
A noi nessuno parlava; 
eppure eravamo turbe 
turbe golose assetate 
di bianchi pensieri. 
Lì dentro nessuno 
orava piangendo 
sulla barba del vecchio Profeta 
e Mosè non sprofondò mai 
nel nostro inferno leggiadro 
con le sue leggi di pietra.


Alda Merini [Alda Giuseppina Angela Merini] nasce a Milano il 21 marzo del 1931, la sua sensibilità e malinconia la porta ad una esperienza di internamento nel 1947. La sua vita è costellata di esperienze più o meno forti che si possono ritrovare nelle sue opere (terra santa - l'altra verità. Diario di una diversa - caffè sui navigli - reato di vita. Autobiografia e poesie) fantastiche e molto significative. « Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. »(Alda Merini, La pazza della porta accanto)

lunedì 4 aprile 2016

Jacques Prevért - Et Voilà


Jacques Prevért 

Et Voilà





Un marinaio ha lasciato il mare
il suo battello ha lasciato il porto
e il re ha lasciato la regina
un avaro ha lasciato il suo oro
... et voilà

una vedova che lascia il suo lutto
una pazza che lascia il manicomio
e il tuo sorriso che lascia le mie labbra
... et voilà

Tu mi lascerai
tu mi lascerai
tu mi lascerai
tu tornerai a me
tu mi sposerai
tu mi sposerai

Il coltello sposa la piaga
l'arcobaleno sposa la pioggia
il sorriso sposa le lacrime
le carezze sposano le minacce
... et voilà

E il fuoco sposa il ghiaccio
e la morte sposa la vita
come la vita sposa l'amore

Tu mi sposerai
tu mi sposerai
tu mi sposerai.



Nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo. Conosce, da giovanissimo, André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, della Federazione Teatro Operaio. Tra il 1932 e il 1936 inizia le sue collaborazioni cinematografiche. Dopo un grave incidente, nel 1948, si trasferisce con la famiglia a Sanit Paul de Vence  dove rimane fino al 1951. 
I temi preferiti, nella sua poesia, sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, ma anche l'umorismo e la satira contro i potenti. Ricordiamo fra i tanti suoi successi: Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie. Muore a Parigi nel 1977.

venerdì 1 aprile 2016

CIATDM - Stepchild adoption: quale famiglia? - 7 aprile 2016 giornata formativa e di riflessione




L'Istituto Armando Curcio, il CIATDM (Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori) e l'Associazione Donne e Donne Onlus 



si incontreranno 

Giovedì 7 Aprile alle ore 14:30




a Roma in Viale Palmiro Togliatti 1625 presso l'Istituto Armando Curcio Editore 



per dibattere e riflettere sulla 
STEPCHILD ADOPTION e sulla famiglia!

Sarà una giornata, oltre che di grandi riflessioni, dedicata alla formazione per le varie Associazioni che operano nel settore e che parteciperanno a tale incontro.

Il punto di partenza sarà la stepchild adoption, che consente ad uno dei due membri della coppia di riconoscere come genitore il figlio biologico o adottivo del compagno, per poi prendere in considerazione tutti i Paesi in cui questa è già introdotta e che non si riferisce solo alle coppie omosessuali.

L'attenzione sarà poi posta al nostro paese dove il dibattito sull'adozione del figlio del partner è ancora molto acceso.

Un grande interesse verrà posto sulla figura della donna e su quale ruolo ricopre oggi, sia in ambito familiare e privato che quello pubblico.

Gli obiettivi del dibattito e riflessione della giornata, quindi, saranno:

Maternità surrogata

Tutela dei minori

Unioni civili

La figura femminile nel nuovo millennio

queste le tematiche sulle quali si discuterà e si cercherà di fare chiarezza.



Modera:
 Fidel Mbanga Bauna Giornalista TG regionale Rai 3 

Presiedono:
 Prof.ssa Cristina Siciliano Presidente dell’Istituto Armando Curcio e Aurelia Passaseo Presidente Nazionale CIATDM 

Intervengono

Senatore Maurizio Gasparri Vice Presidente Senato della Repubblica 
Onorevole Antonio Guidi Ex Ministro del Welfare e Ex sottosegretario della Sanità 
Dott.ssa Celeste Pernisco Vice Presidente Nazionale Anpe 
Dott.ssa Simonetta Perri A.N.F.I . Umbria e Mediatrice Familiare 
Avv. Carlo Ioppoli Presidente Nazionale A.N.F.I 
Dott. Vincenzo Spavone Presidente Gesef e Responsabile Nazionale Bigenitorialità, Separazioni ed Affido Minori di “Noi con Salvini” 
Dott.ssa Maria Bernabeo Psicologa e Presidente Help Family 
Dott. Stefano Amodio Presidente Ciatdm della Regione Lazio 
Dott. Prof. Giorgio Luigi Caputo Docente di Criminologia dell’Università del Salento.




 

lunedì 28 marzo 2016

Kahlil Gibran - Voi siete nati insieme



Kahlil Gibran

Voi siete nati insieme






Voi siete nati insieme
e insieme starete per sempre.
Insieme quando le bianche ali del tempo
sperderanno i vostri giorni.
Insieme nella silenziosa memoria di Dio.
Ma vi sia spazio nella vostra unità
e tra voi danzino i venti dei cieli.

Amatevi l'un con l'altra
ma non fatene una prigione d'amore;
piuttosto, vi sia un moto di mare
tra le rive delle vostre anime.
Riempitevi a vicenda le coppe,
ma non bevete da una coppa sola.
Datevi cibo a vicenda,
ma non mangiate dello stesso pane.

Cantate e danzate insieme
e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo,
come sole sono le corde del liuto,
sebbene vibrino di una musica eguale.
Datevi il cuore,
ma l'uno non sia rifugio all'altro.
Poiché soltanto la mano della vita
può contenere i vostri cuori.

Ergetevi insieme, ma non troppo vicini:
poiché il tempio ha colonne distanti
e la quercia e il cipresso non crescono 
l'uno all'ombra dell'altro.







Nasce a Bsharri, in Libano, il 6 dicembre 1883, le sue opere si diffusero ben presto oltre il suo paese d'origine diventando un mito fra i giovani che consideravano i suoi scritti come breviari mistici. Il suo intento, riuscito, è stato quello di unire la civiltà occidentale a quella orientale. Muore a New York il 10 aprile 1931.

mercoledì 23 marzo 2016

Giudei e Primi Cristiani credevano nella reincarnazione

Gli Esseni, la setta misteriosa a cui apparteneva la famiglia di Cristo, credevano nella reincarnazione, come d'altronde, vi credeva tutta la tradizione ebraica degli iniziati. Flavio Giuseppe (a guerra dei Giudei libro III cap. 8) dice ai suoi concittadini:
"non sapete che coloro che lasciano la vita (...) essendosi liberati dai loro debiti verso Dio, guadagnano la gloria eterna (...) e la loro anima sopravvive nella purezza e nel'obbedienza dopo aver ottenuto un poto nei cieli da dove, per effetto della rivoluzione delle epoche, essi ridiscenderanno per abitare entro un corpo senza peccato?"


La credenza nella reincarnazione è stata preservata da certi kabbalisti che affermavano che Adama si era reincarnato in Davide e che si sarebbe di nuovo reincarnato nel Messia (oppure, in certe versioni, in Seth, Noè, Abramo, Mosè).

All'epoca di Cristo, la credenza di un ritorno dei grandi profeti d'Israele era molto diffusa. E la tradizione sopravvive anche nel Medio Evo: lo Zohar parla della trasmigrazione delle anime. Due grandi kabbaliti, teologi Giudei - il Rabbi Isacco Luria nel XVI secolo e il Rabbi Ben Israel nel XVIII secolo - continuano a professare non solo la metempsicosi, ma anche la possibilità "dell'impregnazione" di un'anima con un'altra in un medesimo corpo (Ibbour).

Nei primi cinque secoli di cristianesimo non si è mai pensato che la trasmigrazione delle anime potesse essere contraria agli insegnamenti di Cristo.

Certi versetti del Vangelo sono comprensibili solo se visti alla luce della reincarnazione. Matteo dice (Vangelo secondo Matteo XVII il Precursore 10-13): "Allora i suoi discepoli l'interrogarono dicendo "perchè dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia? Egli rispose: Elia si, deve venire e restaurerà ogni cosa. Ma io vi dico che Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi l'hanno trattato come hanno voluto....Allora i discepoli capirono che egli intendeva parlare di Giovanni il Battista. " 
Altrove egli dice (Matteo XI 11 e 14): "in verità io vi dico: fra i nati di donna non è mai sorto uno più grande di Giovanni il Battista..E se volete capirlo, egli è l'Elia che deve venire. Chi ha orecchi, intenda!" 
Grande imbarazzo per i traduttori! 
Un altro esempio: Gesù rispose a Nicodemo (Vangelo secondo Giovanni III, 3) "In verità, in verità ti dico: se uno non è nato dall'altro, non può vedere il regno di Dio". Gli dice Nicodemo: "Come può un uomo nascere se è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?" Qui segue la spiegazione di Gesù, di cui i vari traduttori della Bibbia chiaramente non hanno capito il vero significato: tutte le differenti versioni si sforzano di far dire delle "cose normali" al testo originale e di conseguenza sono orte tutte le divergenze di traduzione che riscontriamo nelle varie edizioni in differenti lingue. 

Ma se ammettiamo, invece, la teoria dell reincarnazione, la frase di Cristo diventa molto chiara! 

Un ultimo esempio, tratto dal Vangelo secondo Matteo (XXVI 51): "ed ecco uno di quelli che erano con Gesù, messa la mano alla spada, la sfoderò e colpì un servo del sommo sacerdote, amputandogli l'orecchio. Allora dice a lui Gesù: Rimetti la tua spada al suo posto, perchè tutti quelli che mettono mano alla spada, di spada periranno"

Anche in questo caso perchè le parole di Cristo abbiano significato, dobbiamo ammettere che la cosa avverrà in ritardo: la legge del karma a "boomerang" si riferisce alla vita seguente.

I Padri della Chiesa molti dei quali sono stati a su tempo canonizzati, ammettevano quasi tutti la reincarnazione.

San Gerolamo (331-420) sostiene la necessità delle vite successive.

Sant'Agostino scrive: "non ho io vissuto in altri corpi prima di entrare nel grembo di mia madre?"

Clemente Alessandrino, dichiara che la reincarnazione (o metempsicosi) è una verità trasmessaci dalla tradizione e autorizzata da San Paolo.

San Gregorio da Nisso (340-400) dice che..."l'anima immortale deve essere guarita e purificata, e se ciò non avviene durante la sua vita terrena, la guarigione avviene attraverso le vite future.."

San Giustino non solo parla di "anime che abitano più di una volta nel corpo umano" ma insegna anche che "quelle che si sono rese indegne di vedere Dio a causa delle loro azioni durante la incarnazione terrena, assumono il corpo di animali inferiori..."

Origene (185-254) di cui San Gerolamo era un grande ammiratore, è il difensore cristiano più noto della reincarnazione. Egli scrisse molto sull'argomento e influenzò notevolmente il pensiero dei suoi contemporanei. Sostenne la tesi che le diseguaglianze  delle condizioni umane e la differenza delle capacità e del senso morale degli uomini derivano tutte dalle vite precedenti. Inoltre analizzò la storia dei gemelli Esaù e Giacobbe dell'Antico Testamento: in effetti come potrebbe essere altrimenti, quando uno dei due gemelli viene presentato come buono e l'altro cattivo quando ancora erano entro il grembo della madre Rebecca? Se si fosse trattato della loro prima incarnazione, sarebbe stata un'ingiustizia enorme.

Origene pensava che questi due gemelli, prima di incarnarsi nel seno di Rebecca, avesse  avuto un passato pieno di opere buone l'uno e di crimini l'altro. Inoltre, quest Padre della Chiesa riteneva che il Purgatorio venisse scontato sulla terra pere mezzo di varie vite successive e che Dio, nella sua infinita misericordia, non lesinasse a nessuno il tempo necessario per migliorarsi; tuttavia, Origene non credeva nella trasmigrazione dell'anima in corpi animali. 

Nel venire a tempo più vicini ai primi apostoli, egli scrive "non è forse consistente con la Ragione che ogni anima, per ragioni misteriose (secondo l'opinione di Pitagora, Platone, Empedocle), si introduca nei corpi umani secondo le sue azioni e i suoi meriti del passato? Non è forse razionale che le animi che hanno usato il loro corpo per fare del bene abbiano poi il diritto di avere corpi "superiori", per qualità,  quelli degli altri? (Contra Celsium)
In un altro libro, il De Principis, dice "Ciascuna anima (....) in questo mondo, viene rinforzata dalle vittorie o indebolita dalle sconfitte delle sue vite precedenti ...."

Non si potrebbe essere più chiari di così!

Un altro santo, San Gregorio, dello l'Illuminato (257-332), afferma che è assolutamente necessario che l'anima venga guarita e purificata, e se questo non avviene nel corso della vita sulla terra, dovrà avvenire nelle future esistenze.
Ben difficilmente la Chiesa Cattolica attuale può tacciare di eretici questi doppi padri venerati dai fedeli! 

[Dorothèe Koechlin De Bizemont]



Per approfondire puoi leggere: Astrologia Karmica 


lunedì 21 marzo 2016

Pablo Neruda - O terra, aspettami


Pablo Neruda

O terra, aspettami






Riportami, o sole,
al mio destino agreste,
pioggia del vecchio bosco,
riportami il profumo e le spade
che cadevano dal cielo,
la solitaria pace d'erba e pietra,
l'umidità dei margini del fiume,
il profumo del larice,
il vento vivo come un cuore
che palpita tra la scontrosa massa
della grande araucaria.

Terra, rendimi i tuoi doni puri,
le torri del silenzio che salirono
dalla solennità delle radici:
voglio essere di nuovo ciò che non sono stato,
imparare a tornare così dal profondo
che fra tutte le cose naturali
io possa vivere o non vivere: non importa
essere un'altra pietra, la pietra oscura,
la pietra pura che il fiume porta via.


Nato in Cile nel 1904 è una delle voci più significative del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza, la sua prima raccolta è del 1923 "Crepuscolo". Dopo aver trascorso un periodo in Spagna durante la guerra civile ritorna in Cile, si iscrive al partito comunista e viene eletto senatore. Costretto all'esilio, dal quale scrive un numero notevole di opere, nel 1952 ritorna in Cile, sostiene l'elezione di Allende e ottiene l'incarico di ambasciatore del Cile in Francia. Nel 1971 riceve il premio Nobel per la letteratura...muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.


mercoledì 16 marzo 2016

CIATDM - Emma Houda compie 6 anni

La piccola Emma Houda, rapita dal padre e portata illegalmente in Siria e poi in Turchia quel lontano 18 dicembre 2011, compie 6 anni lontano dalla sua mamma, Alice Rossini, che non ha mai smesso di combattere per poterla riabbracciare!

Il padre, Mohamed Kharat, sul cui capo pende un mandato d'arresto internazionale, ha sempre cercato di terrorizzare la madre, Alice, con ricatti vari (dal porre fine alla bimba fino a richiederle un riscatto) e non è mai stato rintracciato dalle autorità anche se un paio di anni fa fu intervistato dall'inviato della trasmissione le IENE, quindi rintracciabile per dei giornalisti ma non per l'interpol!

***Ricordiamo l'inizio dell'incubo, per mamma Alice, di cui ancora non si vede la fine: Mohamad (il padre) dopo aver tentato la carta del "riscatto" ("voglio 300mila euro") ma la moglie e' figlia di operai e lavoratrice dipendente e quella delle minacce ("la riavrai solo in una bara bianca") ha interrotto del tutto i contatti.*** 

Vari e vani sono stati gli appelli di mamma Alice alle autorità (ministri della giustizia, presidenti della camera ecc ecc) ma mai nessuno  ha preso a cuore la vita e l'esistenza di questa piccola CITTADINA ITALIANA che da troppi anni è nelle mani di un "delinquente" condannato dal tribunale di Monza a 10 anni di reclusione e a pagare un risarcimento di 50.000 euro alla madre per il reato di rapimento di minore!

Ora LA PICCOLA EMMA compie 6 anni lontano dalla sua mamma e dalle persone che l'hanno amata e continuano ad amarla disperatamente!

Il CIATDM non molla e rimane accanto a mamma Alice nella dura battaglia per far tornare a casa la piccola Emma!

Non abbassiamo mai la guardia e nell'attesa che questa "bimba" torni a casa le facciamo gli auguri di buon compleanno, con la speranza che sia l'ultimo lontano dalla mamma!


Questa sera, 16 marzo 2016, su RADIO L'ISOLA CHE NON C'E', al Buonasera con Emanuel si tratterà del caso!

In collegamento mamma Alice e l'investigatore MARCO GALLO che da anni segue la vicenda, intervistati da Aurelia Passaseo ed Emanuel Scida!



NON DIMENTICHIAMO EMMA HOUDA!


domenica 13 marzo 2016

Alda Merini - Ah se almeno potessi



Alda Merini

Ah se almeno potessi





Ah se almeno potessi, 
suscitare l'amore 
come pendio sicuro al mio destino! 
E adagiare il respiro 
fitto dentro le foglie 
e ritogliere il senso alla natura! 
O se solo potessi 
corpo astrale del nostro viver solo 
pur rimanendo pietra, inizio, sponda 
tangibile agli dei 
e violare i più chiusi paradisi 
solo con la sostanza dell'affetto.


(da "La terra santa")




Alda Merini [Alda Giuseppina Angela Merini] nasce a Milano il 21 marzo del 1931, la sua sensibilità e malinconia la porta ad una esperienza di internamento nel 1947. La sua vita è costellata di esperienze più o meno forti che si possono ritrovare nelle sue opere (terra santa - l'altra verità. Diario di una diversa - caffè sui navigli - reato di vita. Autobiografia e poesie) fantastiche e molto significative. « Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. »(Alda Merini, La pazza della porta accanto)

lunedì 7 marzo 2016

8 marzo - Giornata Internazionale della Donna

8 Marzo, una data per celebrare e ricordare ciò che la DONNA 
ha conquistato, con notevole fatica, in campo sociale e non solo.


Le discriminazioni e le violenze a cui è oggetto la donna ancora in molti paesi deve essere di monito a quelle tante donne che oggi per festeggiare l'8 marzo si atteggiano in modo poco....."simpatico"

Feste e festini in giro per questo nostro povero mondo spesso ci fanno pensare che molte donne non "sappiano", volutamente o non, quale percorso tutto in salita il "gentil sesso" ha dovuto fare per permettere oggi tanta libertà e parità di diritti!

E' bene ricordare che questa festa, che oggi celebra la donna in tutto il mondo, risale al 1909 quando per la prima volta fu "rammentata" negli Stati Uniti e solo nel 1922 in Italia per una iniziativa del PCI...ma lunga è la strada dei ricordi per capire come, dove e quando...basti ricordare l'avvenimento che diede il via a questa festa:


Nel 1908 un gruppo di operaie di una industria tessile a New York scioperarono per protesta contro le disumane condizioni di lavoro!

Dopo qualche giorno, fra conflitti assai duri tra queste DONNE e le maestranze, esattamente l' 8 marzo il proprietario della fabbrica bloccò tutte le porte di uscita dello stabilimento come ritorsione verso la protesta.

Caso volle..... che proprio quel giorno scoppiò un incendio e 129 operaie morirono grazie a tale atto!

Non starò qui a ricordare l'iter, più o meno burocratico, che tale celebrazione ebbe, ma mi farebbe piacere che in questo nostro povero mondo "alcune donne" celebrassero tale data con la consapevolezza e non solo fra "lustrini e slip"!

Ricordare le durissime lotte che il "gentil sesso" ha combattuto per ottenere la parità dei diritti, per far si che oggi la donna possa guardare negli occhi il "maschio" e non dover abbassare la testa!

Vi sembra poco?

Ricordando la strada tortuosa e tutta in salita che le DONNE hanno fatto per arrivare fin qui....mi auguro che nel prossimo futuro tali conquiste non vengano disciolte al sole!

Buon 8 Marzo DONNA!


Cesare Pavese - Donne Appassionate


Cesare Pavese

Donne Appassionate 





Le ragazze al crepuscolo scendendo in acqua,
quando il mare svanisce, disteso. Nel bosco
ogni foglia trasale, mentre emergono caute
sulla sabbia e si siedono a riva. La schiuma
fa i suoi giochi inquieti,lungo l'acqua remota.

Le ragazze han paura delle alghe sepolte
sotto le onde, che afferrano le gambe e le spalle:
quant'è nudo, del corpo. Rimontano rapide a riva
e si chiamano a nome, guardandosi intorno.
Anche le ombre sul fondo del mare, nel buio,
sono enormi e si vedono muovere incerte,
come attratte dai corpi che passano. Il bosco
è un rifugio tranquillo, nel sole calante,
più che il greto, ma piace alle scure ragazze
star sedute all'aperto, nel lenzuolo raccolto.
Stanno tutte accosciate, serrando il lenzuolo
alle gambe, e contemplando il mare disteso
come un prato al crepuscolo. Oserebbe qualcuna
ora stendersi nuda in un prato? Dal Mare
balzerebbero le alghe, che sfiorano i piedi,
a ghermire e ravvolgere il corpo tremante.
Ci son occhi nel mare, che traspaiono a volte.
Quell'ignota straniera, che nuotava di notte
sola e nuda, nel buio quando la luna,
è scomparsa una notte e non torna mai più.
Era grande e doveva esser bianca abbagliante
perchè gli occhi, dal fondo del mare, giungessero a lei.


Nasce a Santo Stefano Belbo (Cuneo) nel 1908 da una famiglia originaria di quei luoghi, le Langhe, tanto cari allo stesso scrittore. Studia a Torino, dove si laurea con una tesi su Walt Whitman, divenendo un esperto di letteratura angloamericana.
.....si toglie la vita oppresso da una grave forma di depressione che lo aveva accompagnato in quasi tutta la sua esistenza, cedendo a quello che aveva chiamato il "vizio assurdo". Dopo la sua morte viene pubblicata un'altra raccolta poetica, "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" (1951).